TORCHIAROLO – Pisso, come lo chiamavano tutti in paese, era a casa con la sua Rosina, attendevano il vaccino. Rientrava nella schiera degli ultra 80enne che avrebbe dovuto ricevere il vaccino a domicilio. Ma quella dose per lui e sua moglie non è mai arrivata. Pisso Palermo è morto ieri, il 12 aprile. Non ha fatto in tempo a ricevere il vaccino che tanto desiderava per proteggersi dal virus. Aveva 94 anni, e sua moglie ne ha 90. Sono di Torchiarolo.
A causa di una caduta era stato costretto negli ultimi tempi a camminare con un girello, ma tutto sommato stava bene. Nella vita aveva fatto il postino, era molto attivo in paese. Oltre un mese fa aveva anche partecipato ad una manifestazione pubblica in piazza. “Voglio vivere finchè potrò”, aveva detto in un’intervista che ci aveva rilasciato solo due settimane fa. La sua attesa del vaccino era stata raccontata in un servizio per la trasmissione Tagadà su la 7. Il suo medico curante gli aveva detto che avrebbe ricevuto il vaccino dopo Pasqua. Ma in Puglia le vaccinazioni a domicilio sono partite in ritardo. Solo in questa ultima settimana c’è stata un’accelerata e ancora c’è qualche anziano fragile che non ha ricevuto la dose a domicilio. Pisso aveva contratto il Covid qualche giorno prima di Pasqua e dopo dieci giorni è morto. Quel vaccino per lui non è mai arrivato.
Lu.Po.
Vi riproponiamo il servizio andato in onda il 2 aprile di Lucia Portolano
Ma se i fragili che dovevano avere Pfizer, a domicilio o dal medico di base, non hanno ancora avuto il vaccino, a chi sono state somministrate le dosi Pfizer arrivate in Puglia? Ci vogliamo svegliare?