BRINDISI- Il Coronavirus è una grande tragedia per l’umanità ed è anche la più grave crisi economica dal Dopoguerra.
Domani seppur simbolicamente i commercianti rialzeranno le serrande ma nel rispetto delle leggi e di coloro che ogni giorno lottano per debellare il covid, non lavoreranno.
“Vedendo l’andamento epidemiologico da quando siamo zona rossa, è chiaro che le nostre attività non rappresentano veicolo di covid ma sono luoghi sicuri in cui si rispettano i protocolli di prevenzione- dicono i rappresentanti del Gruppo Partite Iva e della Fenailp- Le misure economiche messe in atto per la nostra sopravvivenza sono solo dei pagliativi e mettono seriamente in pericolo la situazione di molte famiglie e delle imprese che rappresentano, alcune di esse rischiano di chiudere definitivamente. Contestualmente alla nostra manifestazione invieremo la richiesta di un incontro urgente con il Prefetto a cui chiederemo di accogliere le nostre istanze e di farci da garante per un incontro con l’amministrazione regionale, verrà inoltre inviata richiesta di udienza alla quarta commissione regionale. In questa nostra manifestazione non saremo soli, avremo al ns fianco il Dottor Mimmo Lubes vicepresidente nazionale FENAILP e il Signor Angelo Pignatelli che è in sciopero della fame dal 5 Marzo, inoltre sono sempre più le Partite iva pugliesi che sposando la nostra ideologia di manifestazione, saranno al nostro fianco nelle loro città”.
BrindisiOggi ha sposato sin da subito la causa dei commercianti brindisini postando i video in cui spiegano le ragioni della loro protesta al grido di #ioapro.
BrindisiOggi
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