BRINDISI- Il Cobas Antirazzista di Brindisi commemora domenica 28 Marzo alle ore 16,30, nell’anniversario dell’affondamento della nave Albanese “Kater I Rades” avvenuto nel 1997 in acque internazionali , le vittime di quella “Strage di Stato” e tutte le vittime per mare e per terra che si sono avute nel corso di questi anni nel tentativo di arrivare in Europa.
L’iniziativa del lancio di fiori in mare sarà accompagnata da una riflessione storica sull’immigrazione del Professore Gigi Perrone di Lecce
Faremo un collegamento telefonico con Krenar Xhavara , superstite della Kater I Rades che perse in quel tragico avvenimento la moglie ed una figlia di 6 mesi.
Intervento anche di Erminia Rizzi, barese,componente dell’ASGI(associazione nazionale studi giuridici sulla immigrazione)
L’inutile accostamento sempre più stringente della nave della Marina Militare Italiana “Sibilla” portò al rovesciamento della piccola nave Albanese e la morte di ben 108 persone a differenza delle 82 riportate dalle cronache di quei giorni.
Alla solidarietà della popolazione brindisina del 91 venne contrapposta immediatamente una politica italiana , già alcune settimane dopo il loro arrivo , fatta di navi pronte a bloccare chi tentava di scappare .
Quel tragico avvenimento della nave albanese affondata anni dopo ne fu il tragico epilogo.
“Da una parte quindi politiche di respingimento militare e dall’altra nel corso degli anni leggi sulla immigrazione sempre più liberticide come la Turco-Napolitano e la Bossi-Fini Leggi che costringono persone senza nessuna colpa , se non quella di essere poveri , di essere incarcerati per mesi e mesi nei diversi nomi con cui hanno chiamato i lager di trattenimento- dice il Cobas- Addirittura quegli spazi conquistati con le lotte come la fase dell’accoglienza in Italia per i rifugiati vengono fortemente ridotti, gli interventi statali tagliati sempre più. Ai festeggiamenti del trentennale dell’arrivo degli Albanesi a Brindisi dobbiamo accostare politiche di accoglienza degne di questo nome , altrimenti tutto è ipocrisia. Sappiamo anche che è importante ricomporre un vasto fronte antirazzista come facemmo negli anni con la Rete Antirazzista nazionale . Un vasto fronte capace di contrastare quel clima di odio e intolleranza sostenuto pubblicamente da parte di riconosciuti settori politici” .
Alberta Esposito
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