BRINDISI – “Quando ho accettato da Riccardo Rossi la proposta, tanto gradita quanto inaspettata, di ricoprire il ruolo di assessore alle politiche ambientali, non l’avevo chiesto, né pensavo che potesse accadere, visto che sono sempre stata estranea a logiche di spartizione e di appartenenza: quelle che oggi prevalgono. Poiché non mi riguardano, non sono stata in difficoltà davanti alla revoca dell’incarico assessorile, pur lasciando incompiuti progetti e iniziative. Certo mi rammarica il modo in cui è stato gestito questo avvicendamento, ché i rapporti umani, tra persone corrette, valgono più dei ruoli. Ho fatto fino in fondo il mio dovere: un’esperienza non facile in un settore delicato, perché il tema Ambiente comporta attenzione e impegno, in particolare a Brindisi dove proprio l’ambiente è stato al centro dei momenti più alti di partecipazione civica, a partire dalle note criticità. Un tema dunque che meriterebbe l’adeguata organizzazione del settore comunale che invece è in sofferenza da quando è stato istituito, mortificato nei numeri in assenza, per altre esigenze, di una necessaria redistribuzione delle risorse umane: una scelta politica difficile ma indifferibile, in coerenza con obiettivi a medio e lungo termine volti ad affrontare davvero le problematiche ambientali di questo territorio e a dare basi solide a uno sviluppo sostenibile. Tante le richieste inascoltate per rafforzare il Settore e renderlo efficace in tempi ragionevoli su temi delicati e meritevoli di maggiore attenzione, dai controlli sull’appalto di igiene urbana alla gestione ordinaria di autorizzazioni e pareri in materia ambientale, le discariche e le bonifiche, per non dimenticare la valorizzazione delle aree protette. Spero da cittadina di Brindisi che si riesca a provvedere ad un potenziamento qualificato del Settore (ma purtroppo non sono ottimista a giudicare dallo spezzettamento della delega ambientale) e ringrazio chi, nonostante le difficoltà, vi lavora con dedizione e competenza. Ringrazio il dirigente ing. Corvace per l’abnegazione con cui, nonostante le criticità più volte manifestate, da me condivise e di cui mi sono fatta spesso portavoce, ha cercato sempre di rispondere con professionalità alle diverse problematiche che gli sono state poste, al fine di individuare soluzioni non facili a problemi complessi.
Ringrazio per le attestazioni di stima ricevute, spero che quanto fatto non sarà perduto e auguro buon lavoro a coloro i quali mi sostituiranno nel gravoso impegno”.
Roberta Lopalco
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