BRINDISI – Crollano i positivi al Covid tra gli operatori sanitari della provincia di Brindisi. La vaccinazione ha funzionato. Tra circa 5mila operatori oltre 580 non si sono però vaccinati, un 10 per cento che secondo il presidente dell’Ordine dei Medici, Arturo Oliva, rende le cure non del tutto sicure. Si tratta di operatori dipendenti della Asl di Brindisi.
Ma la buona notizia resta soprattutto in questa terza ondata. “La vaccinazione è efficace e produce benefici: il crollo dei casi positivi tra gli operatori sanitari è il risultato più evidente”. Pasquale Pedote, responsabile dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Brindisi, sottolinea la correlazione tra aumento delle vaccinazioni e diminuzione delle infezioni. “A conferma di queste parole – spiega – è sufficiente osservare il grafico, riportato nell’ultimo report al 14 marzo, che descrive l’andamento settimanale dei casi Covid 19 nella provincia di Brindisi, con il confronto tra operatori sanitari (curva blu scuro) e popolazione generale (curva blu chiaro). Nel periodo antecedente l’inizio della campagna vaccinale (linea verticale rossa) le due curve descrivono un andamento praticamente speculare.
Nelle settimane seguenti l’inizio della immunizzazione di massa, con il personale sanitario target prioritario sin dal primo giorno, con circa 6mila operatori che hanno ricevuto finora la doppia dose, la curva della popolazione generale segue un trend ascendente, quella degli operatori sanitari uno discendente, tenendo anche conto di un grosso focolaio che tra fine gennaio e inizio febbraio ha coinvolto il personale sanitario e gli ospiti di una Rssa fasanese. Aspettando il consolidamento del dato e i riscontri da altre realtà – prosegue Pedote – queste evidenze di effectiveness vaccinale confermano come la vaccinazione rappresenti l’unica risorsa disponibile al fine di un ritorno alla vita normale”.
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