BRINDISI – L’appello a medici, infermieri e personale amministrativo affinchè prestino gratuitamente un pò del loro tempo libero per affrontare la più grande campagna vaccinale del secolo. Il direttore generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone lancia l’appello per dotare di personale gli hub vaccinali aperti su tutto il territorio provinciale: “In questi luoghi non appena avremo i vaccini potremo vaccinare 10mila persone al giorno, questo vuol dire che in 30 giorni copriamo tutta la provincia di Brindisi – spiega Pasqualone – Al nostro appello hanno già risposto in 200. Ci sono arrivate 200 email, ne attendiamo ancora tante”. L’idea è quella di coprire tre turni così da accelerare i tempi. Anche se il problema ora sono i vaccini, con il blocco di Astrazeneca la vaccinazione va a rilento. “Stiamo continuando con Pfizer e Moderna – aggiunge Pasqualone – ma le scorte sono finite e purtroppo abbiamo ricevuto la notizia che le dosi di Pfizer che attendevamo per domani sono diminuite del 30 per cento. Attendiamo le notizie su Astrazeneca, fermo restando che siamo tutti consapevoli che solo il vaccino può combattere questo virus”. Con la diminuzione delle scorte del Pfizer in tutta la provincia si stanno rinviando le prenotazione per gli over80.
L’appello di Pasqualone è stato raccolto dall’Ordine dei medici di Brindisi, dall’ordine dei Farmacisti, da quello degli Infermieri e dall’insieme delle altre professioni sanitarie come assistenti e tecnici. Servono tutti in questa grande battaglia. “Siamo pronti a dare il nostro contributo – afferma il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi Arturo Oliva – è un dovere morale e non abbiamo mai fatto questione di costi. Il vaccino resta l’unica arma per combattere, non abbiamo altre alternative. Nessuno pensi che ci sono medicine senza controindicazioni. Mi occupo di trombosi da 30 anni e gli attuali dati di casi di trombosi sono minori rispetto a quelli dello scorso anno nello stesso periodo”.
Intanto a Brindisi sono state effettuate le prime dosi di Astrazeneca su 6mila persone che ora attendono di conoscere che cosa accadrà per la seconda dose, che potrà essere effettuata solo con questo stesso vaccino. LA vaccinazione resterà bloccata almeno sino a giovedì giorno in cui si attende la decisione dell’Ema che sta procedendo ad un’analisi rigorosa sugli eventi tromboembolici”, e sta valutando “caso per caso le reazioni sospette”.
Lu.Po.
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