L’appello del presidente della scuola di Medicina al personale sanitario: “Dedichiamo un pò del nostro tempo libero per vaccinare”

BARI –  Vacciniamo l’Italia tutti insieme. Questo appello parte dalla Puglia ed è rivolto a tutti i medici, al personale sanitario, ai farmacisti, ai volontari. A lanciarlo è  il professor Loreto Gesualdo, presidente della Fondazione Italiana del Rene e presidente della scuola di Medicina dell’Università di Bari, in concomitanza della “Giornata mondiale del rene”.

Il professor Gesualdo ha aderito in prima persona all’invito del direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, a partecipare volontariamente alla campagna di vaccinazione nei Centri allestiti sul territorio brindisino. Ora lo stesso Gesualdo chiede a sua volta “a tutti i medici e al personale sanitario, non solo della Puglia, di donare alla Sanità italiana parte del proprio tempo libero, andando nei centri vaccinali secondo un calendario concordato con aziende sanitarie e strutture pubbliche per vaccinare la popolazione, non appena sarà possibile”.

Gesualdo sottolinea che “presto partirà anche la campagna di vaccinazione dei pazienti fragili. Ecco perché siamo tutti, più che mai, ancora una volta impegnati – aggiunge il prof Gesualdo – a mantenere alto il livello di attenzione sulla malattia renale e ci fa piacere che il Governo mostri segni di attenzione verso una categoria di pazienti estremamente fragile”.

“Siamo in una fase cruciale di questa pandemia – prosegue – che segnerà uno spartiacque nella Storia del nostro secolo. Ancora una volta noi sanitari, oggi che abbiamo beneficiato del vaccino, siamo chiamati a un altro importante ruolo: chiudere questo capito buio con la più grande vaccinazione di massa. Così come abbiamo fatto nei mesi scorsi lavorando nei reparti Covid, nelle corsie o nei piccoli ambulatori, siamo chiamati tutti insieme a un ultimo atto di amore verso la nostra comunità, aderendo a quel giuramento sacro: essere a disposizione della gente. Sempre. Ora la gente ci chiede di essere vaccinata. Subito. Se tutti noi offriremo anche una sola ora del nostro tempo, ultimato il nostro impegno lavorativo potremo accelerare la messa in sicurezza della popolazione. La gente ci chiede questo. Facciamolo tutti insieme”.

Alla iniziativa lanciata dalla Asl di Brindisi (insieme alla Associazione L’isola che non c’è) “hanno già aderito decine e decine di medici, infermieri, farmacisti, tecnici di laboratorio. La macchina della solidarietà partirà domenica da Latiano un piccolo paese della provincia di Brindisi,

All’Appello stanno aderendo molti medici, infermieri, operatori sanitari. Tutti pronti ad offrire gratuitamente (secondo un calendario che verrà redatto dalla Asl di Brindisi e via via dalle altre Asl) la propria opera nelle quattro strutture vaccinali della provincia.

 

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