Oltre 50 persone nel locale e nessun distanziamento, chiuso un ristorante

MESAGNE-Oltre 50 persone nel locale e nessun distanziamento, chiuso un ristorante. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà e sanzionato amministrativamente una 52enne esercente del posto, per aver violato gli obblighi di informazione attinente la sicurezza e la sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro,  per omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e per mancato rispetto delle norme di contenimento conseguenti l’emergenza epidemiologica da  Covid19. In particolare, durante un apposito servizio anti assembramento teso alla prevenzione della diffusione del citato virus, i militari hanno eseguito il controllo di un ristorante, riscontrando che non era esposta alcuna cartellonistica indicante la capienza massima di avventori nel locale e accertando che erano presenti 52 avventori – contro una capienza massima poi accertata essere di 20 persone – che non rispettavano il distanziamento sociale previsto dall’attuale emergenza sanitaria. È stato, altresì, accertato che 4 dei 5 lavoratori presenti nell’esercizio, erano impiegati senza regolare contratto di lavoro. Per le violazioni riscontrate, a carico dell’esercente sono state elevate cospicue sanzioni amministrative pecuniarie nonché notificato il provvedimento di sospensione a tempo indeterminato dell’attività imprenditoriale, emesso dall’Ispettorato Territoriale di Brindisi.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Poi i ristoratori si lamentano delle restrizioni e delle chiusure. Secondo me, il governo avrebbe dovuto chiudere tutte le situazioni dove per forza di cose si deve abbassare la mascherina per mangiare o bere. Così facendo, avrebbe chiuso solo ristoranti, ba, pub etc i luoghi insomma, dove la gente è senza la mascherina. Sono quelli i luoghi dove c’è maggior contaggio. Facendo questo avrebbe evitato di dare ristori a chiunque e li avrebbe dati solo ai ristoratori e ovviamente avrebbe dato più soldi a loro e avrebbe lasciato aperto le attività commerciali e tutti iluoghi dove c’è l’obbligo di indossare la mascherina, aperti. Non ha senso aver chiuso alcuni luoghi come per esempio il palazzetto, dove nell’unica partita con la presenza di 400 spettatori su 3500 di capienza, le persone erano distanziate di 3/4 metri e tutti con la mascherina. Ricordo, ero presente, che gli stewart controllavano che nessuno si abbassasse la mascherina. Ora, perchè un luogo così controllato deve stare chiuso e la società deve rimetterci e nei supermercati la gente si accalca e alle casse è tutto come se nulla stesse succedendo?

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*