Riforma dei Consorzi Industriali, il consiglio comunale si oppone, approvato l’ordine del giorno del PRI

BRINDISI- Il Consiglio Comunale di Brindisi ha approvato alla unanimità l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Consiliare del Partito Repubblicano con cui si impegna il Sindaco ad opporsi alla proposta di Legge dell’Assessore Delli Noci di riforma dei Consorzi Industriali e ad organizzare idonee iniziative unitamente ai Sindaci dei Comuni di Fasano, Francavilla Fontana ed Ostuni ed ai Consiglieri Regionali eletti nel nostro territorio.

“Ricordiamo che la proposta di Legge prevede l’accorpamento in un unico Ente dei Consorzi Industriali di Brindisi, Lecce, Taranto e Foggia cui si aggiungerà anche la BAT, finora priva di un Consorzio ASI- dice il capogruppo del PRI, Gabriele Antonino- Ritenere, però, che l’approvazione di un ordine del giorno sia sufficiente ad evitare che la proposta di Legge venga approvata è illusorio. Si tratta, allora, di non limitarsi a protestare ma di cominciare a ragionare di ipotesi alternative. E’ su questo terreno che la classe politica brindisina deve dimostrare la sua maturità. Nel mentre il giudizio negativo sulla proposta Delli Noci è stato unanime diverse sono state le soluzioni proposte, che spaziano dall’idea di coloro che ritengono opportuno un recesso puro e semplice del Comune di Brindisi dal Consorzio ASI a quanti hanno iniziato ad immaginare forme aggregative alternative come le APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) di cui si prospettò la nascita ai tempi della Giunta Vendola. Si tratta, evidentemente, di un argomento complesso, in cui la superficialità non può trovare spazio. A proposito della possibilità di operare un recesso puro e semplice bisognerebbe capire se i Consorzi ASI hanno natura di organismi volontari oppure l’appartenenza ad essi è in qualche misura obbligatoria. E anche di comprendere bene che destinazione avrebbero i beni che oggi costituiscono il patrimonio del Consorzio. E, ancora, quale destinazione urbanistica conserverebbero i terreni dell’area industriale una volta che non fossero più soggetti alla disciplina del Piano Regolatore dell’ASI che, è il caso di ricordarlo, ha natura sovraordinata rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica comunale. Insomma un tema che dovrebbe essere approfondito con serietà e competenza dalle forze politiche brindisine, che spesso sono inclini ad interessarsi di tutto lo scibile umano salvo dimenticarsi un attimo dopo di quanto da esse stesse deciso e farsi travolgere dagli eventi e dalle decisioni che vengono assunte in altri consessi. Da questo punto di vista probabilmente sarebbe necessario un Consiglio Comunale monotematico, eventualmente in seduta aperta, in cui coinvolgere gli altri Enti soci, gli organismi dirigenti del Consorzio, le Associazioni Datoriali in rappresentanza delle imprese insediate e le Organizzazioni Sindacali. Sicuramente continuerà il mio impegno a difesa della autonomia del territorio brindisino, frequentemente messa in discussione dalla normativa nazionale o regionale”.

BrindisiOggi

 

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