BRINDISI – Raddoppia il costo del bollino per l’autocertificazione per gli impianti termici. Levata di scudi di Confartigianato. L’1 febbraio scorso la BMS ha comunicato a mezzo mail ai centri assistenza di impianti termici che operano in città che dallo stesso giorno, quindi con effetto immediato, il costo del bollino è raddoppiato, senza alcuna motivazione, passa da 12,50 € a 25,00 così come deciso dalla giunta comunale solo 2 giorni prima, il 29 gennaio.
Per i manutentori di impianti, ma anche per i cittadini, questo modo di operare della BMS, società partecipata del Comune di Brindisi che ha assorbito il personale e le competenze di ENERGEKO, è inaccettabile.
I centri di assistenza, unanimemente, ritengono tale iniziativa impropria sia nei modi che nei tempi, l’aumento viene imposto in un periodo di forte disagio per tutta la comunità e la decisione viene presa senza alcuna consultazione preventiva delle rappresentanze delle parti coinvolte, manutentori e cittadini.
Per di più la variazione del costo del bollino non è stata mai nell’aria tanto che è apparso a molti un mero errore, per questo la Confartigianato si è attivata per gli approfondimenti normativi per cercare di comprendere meglio i motivi di una iniziativa così impattante, in special modo per il fatto che coincide con il periodo in cui è più alta la percentuale di impianti termici obbligati alle operazioni di autocertificazione.
“Abbiamo rilevato – afferma Fabrizio Topputo, presidente Confartigianato -delle sostanziali difformità rispetto alla normativa vigente che avvaloravano il disappunto, non solo nostro, abbiamo registrato le rimostranze della totalità dei nostri manutentori ed abbiamo preso l’impegno di intraprendere ogni utile iniziativa a far cambiare rotta sia alla BMS che alla Giunta Comunale. Dagli approfondimenti abbiamo rilevato inoltre che il tributo del bollino verde deve essere utilizzato solo per la copertura dei costi di gestione dell’attività di ispezione e controllo degli impianti termici, non può aumentarsi per altre esigenze finanziarie della società, inoltre la legittimazione ad incassarlo è subordinata all’effettivo e puntuale svolgimento delle attività delegate dalla Regione a tali Organismi di verifica. Ci consta che l’Energeko in passato, ed oggi la BMS, non abbiano svolto per conto dell’Amministrazione Comunale le attività ispettive secondo i dettami della normativa regionale che ne definisce tassativamente contenuto, criteri e modalità di svolgimento, proporre un aumento a fronte di un disservizio continuo per noi piccoli imprenditori ha dell’incredibile. Da anni cerchiamo di attivare un tavolo di confronto permanente con le amministrazioni che si sono avvicendate, lo abbiamo fatto con qualche risultato negli anni scorsi grazie ad un Protocollo che consentiva la condivisione di scelte che ricadevano positivamente sia sui cittadini che sulle imprese, quel Protocollo, che si rivelò uno strumento utile è finito nel dimenticatoio e forse sarebbe il caso di recuperarlo per spronare alla partecipazione ed alla condivisione delle scelte sia i rappresentanti delle imprese che dei consumatori.
Riteniamo che il nostro ruolo sia strategico affinché si rispetti la normativa ambientale che regola il settore, penalizzare il lavoro dei manutentori si ripercuoterà negativamente anche nei comportamenti dei cittadini che tenderanno a rimandare o omettere quegli obblighi manutentivi necessari per garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti”.
Confartigianato chiede a BMS di rivedere la proposta dell’aumento dei bollini, approvata e resa ufficiale dalla Giunta Comunale, e che si ripristinasse il vecchio contributo, ma soprattutto che si adoperasse a far funzionare, tra le altre cose, lo sportello informativo dei cittadini e dei manutentori.
“Ci auguriamo che l’invito a rivedere tale decisione, già ufficialmente inoltrato al nostro Sindaco – aggiunge il presidente – sia colto favorevolmente, nel contempo desidereremmo che ogni comunicazione al cittadino possa effettuarsi, d’ora in poi, con le campagne informative appositamente previste da tutte le leggi e che puntualmente non vengono fatte. Il difficile periodo che stiamo vivendo deve aiutarci a riflettere e ad attivare, una volta per tutte, quella consultazione continua di tutte le parti sociali, a noi sembra che i cambiamenti auspicati con le parole, forse, non sono realmente tanto voluti, rivedere una decisione sbagliata potrebbe farci ricredere”.
Quante chiacchiere per una pizza capricciosa! 12,50 euro l’anno non mandano in rovina nemmeno il più sprovveduto. Invece aiuta molto il bilancio BMS che andrebbe, anzi, viene,in ogni caso, portato a pareggio con soldi dei cittadini.