Diminuiscono i positivi nella città di Brindisi, attualmente sono 300

BRINDISI – Diminuiscono i positivi nella città di Brindisi che da 429 del 27 gennaio passano a 300. Questo il dato comunicato  dalla Prefettura e aggiornato al 7 febbraio, che segnala 300 persone positive nella città di Brindisi.

Continua ad essere in discesa la curva dei contagi.

Degli attuali 300 positivi, 137 (45,66%) sono donne e 163 (54,33%) sono uomini.
Di seguito riporto i positivi per fasce di età del 7 febbraio comparati con quelli del 27 gennaio:
● 0 – 10 anni = 17 positivi (5,66%) al 7 febbraio / 3 positivi (0,69%) al 27 gennaio
● 11 – 20 anni = 50 positivi (16,66%) al 7 febbraio / 31 positivi (7,22%) al 27 gennaio
● 21 – 30 anni = 41 positivi (13,66%) al 7 febbraio / 40 positivi (9,32%) al 27 gennaio
● 31 – 40 = 28 positivi (9,33%) al 7 febbraio / 54 positivi (12,58%) al 27 gennaio
● 41 – 50 = 46 positivi (15,33%) al 7 febbraio / 62 positivi (14,45%) al 27 gennaio
● 51 – 60 = 44 positivi (14,66%) al 7 febbraio / 54 positivi (12,58%) al 27 gennaio
● 61 – 70 = 34 positivi (11,33%) al 7 febbraio / 65 positivi (15,15%) al 27 gennaio
● 71 – 80 = 23 positivi (7,66%) al 7 febbraio / 44 positivi (10,25%) al 27 gennaio
● 81 – 90 = 13 positivi (4,33%) al 7 febbraio / 54 positivi (12,58%) al 27 gennaio
● sopra ai 90 = 4 positivi (1,33%) al 7 febbraio / 20 positivi (4,66%) al 27 gennaio.
“Dalla comparazione l’andamento dei positivi è in aumento nelle prime due decadi di fasce di età, dai 0 ai 20 anni, che rappresentano insieme il 22,32% del totale – commenta il sindaco Riccardo Rossi –  I positivi sono in calo in tutte le altre fasce, diminuiscono di molto nelle età avanzate, in particolar modo dagli 80 anni in su, al 27 gennaio il dato per gli over 80 era allarmante. Il ritorno in presenza a scuola ha inciso sulla possibilità di contagio per i più piccoli, chiederò a tutti i dirigenti di continuare nel massimo dell’impegno e del rigore, invito le famiglie a collaborare con i giusti comportamenti in tutte le attività in cui sono coinvolti quotidianamente i bambini”.

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