BRINDISI- ( da Il7 Magazine) Furto nella sede della Caritas Diocesana in via Conserva a Brindisi, i ladri portano via alcuni generi alimentari. Si sono intrufolati senza lasciare tracce evidenti se non un disordine diffuso, oggetti spostati che non sono sfuggiti agli occhi di chi da una vita si occupa di gestire l’unica mensa per persone disagiate nel Comune di Brindisi. L’allarme è scattato mercoledì mattina, ma il furto, con molta probabilità sarebbe stato messo a segno durante la notte precedente. Nessuno si accorto di nulla sino a quando non è stato fatto ingresso in cucina dove il disordine non è sfuggito agli operatori che di prima mattina accendono i fornelli e cominciano ad organizzare il pranzo per circa duecento persone. Nessun segno evidente di effrazione, nessuna serratura forzata o finestra aperta. Eppure come uno dei migliori topi d’appartamento qualcuno è entrato ed ha fatto la spesa nella dispensa. “Poca roba- minimizza Don Andrea Giampietro, che da qualche mese dirige della Caritas Diocesana di Brindisi- hanno portato via qualche bevanda e qualche altro genere alimentare. Ma non riusciamo a capire da dove siano entrati. Forse si sono calati dal cortile. Non ne siamo sicuri”. In ogni caso qualcuno ha avuto accesso ai locali della Caritas ed è riuscito a portare via diversa roba. “Non sono neppure certo di cosa cercassero- dice Don Andrea Giampiero- forse pensavano di trovare soldi. Ma qui non ne abbiamo. Qui ogni giorno facciamo del nostro meglio per aiutare le persone che hanno bisogno, prepariamo un pasto caldo per chi non può sfamarsi. Abbiamo solo la dispensa”. L’effrazione però c’è stata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi e la Polizia. Dopo un attento sopralluogo i militari hanno scoperto che gli intrusi per introdursi all’interno della struttura hanno forzato una porta laterale danneggiandola. I danni sono stati calcolati nella misura di circa 200 euro. Così come è stato accertato il furto di generi alimentari un gesto che in qualche modo fa pensare che forse ad agire era una persona davvero disperata . In tempi di Covid proprio la Caritas Diocesana ha registrato un incremento della povertà, sempre più persone, per lo più imprenditori caduti in disgrazia, padri separati, gente che ha perso il lavoro, si rivolgono a questa struttura per avere un aiuto. Basti pensare che nell’ultimo anno nella sede di via Conserva i volontari sono passati dal preparare 120 pasti al giorno a 180 e nelle parrocchie sono aumentati di un terzo le persone che chiedono generi alimentari ma soprattutto un aiuto economico per pagare affitti e bollette. In un clima di generale sconforto per la pandemia e la consequenziale crisi economica la Caritas Diocesana di Brindisi cerca di fare del proprio meglio. I pasti caldi vengono preparati tutti i giorni per ora di pranzo, qualcuno sceglie di consumarli nel refettorio, altri, forse per senso di pudore, preferisce ritirali e portarli a casa. La Caritas distribuisce gli aiuti alimentari seguendo un elenco di persone particolarmente indigenti segnalate dai servizi sociali . L’abnegazione e la disponibilità dei volontari è apprezzata da tutti ma nonostante questo non mancano poi azioni come quella della scorsa notte. C’è di più, il furto di mercoledì non è certo un caso isolato. Circa un anno fa, aprile 2020, ignoti si introdussero nel deposito della Caritas di Brindisi e portarono via olio, latte e passata di pomodoro destinati alle famiglie bisognose. Si trattava di generi di prima necessità, una consistente donazione della Fondazione “Puglia per la Vita”, fondata da Al Bano Carrisi e Massimo Ferrarese. In quei giorni i prodotti erano stati consegnati a 40 parrocchie della diocesi. Tuttavia, ignoti, qualche ora dopo erano riusciti a forzare l’accesso rompendo una finestra del deposito della Caritas e a prelevare olio, latte e passata di pomodoro, utilizzando un mezzo di trasporto di proprietà della stessa Diocesi. Il furto fu denunciato alla Polizia che attivò subito le indagini. Non trascorsero neppure ventiquattro ore che gli agenti della Digos e delle Volanti riuscirono a recuperare parte della refurtiva in casa di due persone al quartiere Paradiso, persone già note alle forze dell’ordine. Questi raccontarono di aver acquistato il cibo per pochi spiccioli, senza precisare dove. I due furono denunciati per ricettazione, e la refurtiva restituita alla Caritas. Qualche centinaia di metri di distanza dall’abitazione dei denunciati fu recuperato anche il mezzo utilizzato per il furto con i fili dell’accensione manomessi. Qualche giorno dopo, alla periferia della città, furono ritrovati i 200 litri di olio di semi di girasole che mancavano all’appello dopo il furto dell’1 aprile al deposito della Caritas Diocesana. Al furto dello scorso anno si aggiunge anche quello del novembre 2019, anche in questo caso, come da copione, ignoti si introdussero nel deposito e portarono via una ingente quantità di tonno, pelati, latte. Prodotti non facilmente commerciabili, tra l’altro, perché molte di queste derrate sono frutto di donazioni con tanto di marchio. Ogni confezione alimentare, infatti, è contrassegnata dalle scritte “Unione europea – FEAD” , la sigla che indica il Fondo di aiuti europei agli indigenti, e “Prodotto non commerciabile”, facendone risaltare subito la provenienza.
Il furto messo a segno mercoledì lascia l’amaro in bocca a Don Andrea come e tutti i volontari che si spendono ogni giorno nella Caritas per aiutare i meno fortunati, perché al di là del valore commerciale dei beni sottratti a subirne le conseguenze di simili gesti sono sempre coloro che, nelle nostre comunità, stanno tentando di lottare contro una situazione di disagio.
Lucia Pezzuto per Il 7Magazine
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