Corruzione, il giudice si avvale della facoltà di non rispondere

BRINDISI – Vuole avere il quadro completo delle contestazioni prima rispondere alla domande. Il giudice civile Gianmarco Galiano ha scelto così di non parlare, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questo pomeriggio si è svolto l’interrogatorio di garanzia in videoconferenza dal carcere di Melfi, dove il giudice è rinchiuso da giovedì scorso. L’indagato era al fianco del suo avvocato Raoul Pellegrini. La scelta, a quanto apprende l’Ansa dal legale, è stata esclusivamente difensiva, dovuta alla necessità di avere un quadro completo rispetto alle contestazioni prima di rispondere alle domande. Galiano è stato arrestato il 28 gennaio  insieme ad altre cinque persone nell’ambito di una indagine per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
Intanto sono in corso gli interrogatori delle altre due persone per cui è stato disposto il carcere: il commercialista Oreste Pepe Milizia, ritenuto il braccio destro di Galiano, e l’imprenditore Massimo Bianco.

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