SAN MICHELE SALENTINO – Le telecamere hanno ripreso tutta la scena. Si vedono gli operai al primo piano e il solaio del tetto che crolla e li travolge, a sua volta loro cadono giù con le macerie. Le immagini del sistema di videosorveglianza sono state fondamentali per ricostruire la dinamica del crollo dei solai del capannone industriale in costruzione nella zona Pip di San Michele Salentino che ha portato alla morte di Franco Mastrovito, 48 anni di Ostuni, e il ferimento di altri quattro operai. Erano in corso i lavori di ampliamento di una concessionaria d’auto. L’incidente sul lavoro si è verificato nella mattina del 26 gennaio. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e dai militari di San Michele Salentino. Il pm della procura di Brindisi Gualberto Bucarelli ha disposto il sequestro della salma di Mastrovito e a breve disporrà l’autopsia. Altri tre operai stanno meglio, uno è stato dimesso, la loro prognosi è di 30 giorni avendo riportato fatture multiple. È in prognosi riservata invece un quarto operaio, un 46enne di Francavilla Fontana ricoverato in Terapia Intensiva. Franco Mastrovito, era il titolare della ditta che ieri stava svolgendo alcuni lavori di nel capannone, l’azienda costruttrice aveva appaltato a Mastrovito i lavori per la gettata, ma qualcosa è andato storto. Il 48enne viveva ad Ostuni, era sposato ed aveva due figli piccoli. Per lui non c’è stato nulla da fare, è stato trovato senza vita sotto le macerie. Vani sono stati i soccorsi.
Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati: il proprietario della concessionaria d’auto dove si stavano svolgendo i lavori, il titolare di una delle ditte impiegate e due tecnici.
BrindisiOggi
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