FRANCAVILLA FONTANA- L’ingegnere non parla, la funzionaria comunale invece risponde a tutte le domande dei magistrati e aggiunge anche elementi molto interessanti. Si sono svolti oggi gli interrogatori di garanzia dell’ingegner Carmelo Dellisanti, titolare della Promeed Engineering, e di Maria Daniela Camarda, funzionaria del Comune di Francavilla Fontana, finiti nei giorni scorsi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul bando di gara per l’affidamento dei lavori e delle immissioni di acque meteoriche in un’area giudicata a forte rischio idrogeologico che sarebbe stato truccato in favore dell’ingegnere di Crispiano. Dellisanti, difeso dagli avvocati Massimo Manfreda e Luca Perrone, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, facendo scena muta di fronte alle domande del gip Paola Liaci e del pm Milto De Nozza.
Maria Daniela Camarda, accusata di turbativa d’asta, concorso in abuso d’ufficio e falso, invece, pare abbia risposto a tutte le domande dei magistrati, ricostruendo la vicenda e ammettendo i fatti. Fatti incontestabili poiché derivanti dalle intercettazioni raccolte durante l’inchiesta, coordinata dal pm Milto De Nozza. Insomma, il funzionario comunale non avrebbe potuto negare gli episodi contestati dagli inquirenti. La donna li ha però inquadrati in un’ottica d’ingenuità, come se non sapesse di incorrere in un reato. Per questo motivo, Maria Daniela Camarda avrebbe rigettato le accuse a suo carico.
Detto questo, la donna sarebbe andata oltre, rilasciando dichiarazioni, giudicate “interessanti” dai magistrati, che avrebbero fornito ulteriori spunti per l’indagine agli investigatori. Gli elementi emersi durante l’interrogatorio di garanzia del funzionario comunale, infatti, avrebbero avvalorato alcuni dubbi del pubblico ministero, ampliando lo scenario dell’inchiesta a fatti e persone che potrebbero portare presto a ulteriori sviluppi nella vicenda.
Maurizio Distante
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