Contributo per gli affitti, a Mesagne non è ancora arrivato. Protestano i cittadini

MESAGNE-«Dicono che per il parco giochi di via Sasso, l’ex campo sportivo comunale, stanno spendendo 2.370.000 euro e poi per la povera gente non sanno far altro che dire che c’è la crisi e non ci sono soldi». Si sfoga così Luigina Distante, una donna di Mesagne che, insieme a tanti altri suoi concittadini, chiede ogni anno il contributo del fondo nazionale di sostegno alla locazione.

«Ho anche chiamato in Regione – spiega la signora Luigina – sono stati molto gentili e mi hanno detto che, forse, si sta aprendo uno spiraglio. Il fatto è che siamo a luglio e del contributo che ci spetta non c’è nemmeno l’ombra!». Il fondo affitti è stato istituito per offrire un aiuto alle famiglie che, per condizioni economiche disagiate, non sono in grado di sostenere i canoni di mercato. Il fondo è costituito da un finanziamento statale e un cofinanziamento regionale;  è previsto, inoltre, un premio per i comuni che cofinanziano con risorse proprie.

Dal 2005 al 2010, però, la dotazione finanziaria del fondo è andata sempre più riducendosi fino al contributo del 2012 che sarebbe dovuto arrivare a Mesagne, come negli altri anni, tra maggio e giugno e invece ancora non s’è visto. «Sono stata anche in Comune – denuncia la signora Distante – ma all’assessorato dei servizi sociali dicono che è tutta colpa della Regione».

Mesagne, da circa un mese, non ha un assessore ai servizi sociali. Dopo le dimissioni di Alessandro Pastore, avvenute per incompatibilità tra le cariche dirigenziali e politiche ricoperte dall’ex componente della giunta mesagnese, il sindaco Franco Scoditti non ha ancora nominato il suo sostituto. Questa vacanza amministrativa, probabilmente, non sta giovando alla soluzione della vicenda lamentata dalla signora Luigina. «Dalla Regione dicono che c’è uno spiraglio, dal Comune danno la colpa alla Regione. Noi, intanto, aspettiamo. Quando, poi, i soldi arriveranno, non sarà mica finita! Saranno trattenuti dalla banca e chissà quando arriveranno a chi ne ha davvero bisogno».

Maurizio Distante

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