MESAGNE- L’ex Convento dei Cappuccini di Mesagne è fra “I Luoghi del Cuore” più votati nella campagna promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) insieme a Banca Intesa Sanpaolo per scegliere uno fra i 40.539 siti segnalati dai cittadini. Nella classifica provvisoria, il monumento mesagnese risulta 250° in Italia, 20° in Puglia e 1° nel brindisino. Fra 2 mesi, con i risultati finali, l’ex Convento sarà di certo fra i primi 100 in Italia, 5° in Puglia e 1° nella provincia, potendo contare su circa 5.700 voti dati dalla somma di 1019 via web e degli altri raccolti nelle scuole e nelle piazze.
Visti i risultati, il sindaco Toni Matarrelli ha dichiarato: “L’ex Convento dei Cappuccini rappresenta uno stimolo per investire nei percorsi di innovazione intrapresi negli anni, alcuni dei quali accolti in questo contesto unico, monumentale e per tanti versi virtuoso. L’occasione è utile per rafforzare il sentimento di coesione sociale che porterà alla comunità ritorni economici, ricadute immateriali, culturali, morali, etiche”.
Nella classifica speciale FAI “I Luoghi Storici della Salute”, il Convento dei Cappuccini risulta 21° nella graduatoria nazionale e al 2° posto in Puglia. Il conteggio finale lo farà salire al 5° posto in Italia, con risvolti di immagine rilevanti per la città di Mesagne.
A tal proposito, Alessandro Distante, presidente di Isbem, ha affermato: “L’imminente bando FAI 2021, riservato ai Luoghi del Cuore con più di duemila voti, consente di cogliere una grande opportunità per richiedere al FAI di consolidare il progetto Monastero del Terzo Millennio, con cui creare un luogo dove si diffonde conoscenza, cultura, arte e scienza. Se reso efficiente e sostenibile, l’ex convento può essere un Bene Comune al servizio di tutti, soprattutto delle future generazioni, che devono acquisire competenze specifiche, crescendo come persone capaci di lottare per una società più giusta dove si sta sulle proprie gambe e si costruisce il futuro con le proprie mani, praticando anche il Paradigma del Dono”.
Al di là della somma che il FAI potrebbe mettere a disposizione per restaurare gli affreschi francescani dell’ex Convento, questa iniziativa può contribuire in modo efficace a valorizzare un bene che appartiene alla comunità mesagnese, il cui patrimonio va salvaguardato con passione, determinazione e lungimiranza.
“I programmi FAI costituiscono un’opportunità imperdibile per conferire ulteriore valore a ciò che Mesagne, città ricca di arte e di talenti, offre con gli snodi operativi che si sono man mano generati attraverso la sinergia fra gli attori del progresso, quali istituzioni, ricerca, imprese, enti del terzo settore, scuola e mondo della comunicazione”, ha concluso Marco Calò, consulente cittadino alle Politiche Culturali.
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