BRINDISI – (da il7 Magazine) Tagli al personale per un milione di euro per far quadrare i conti del bilancio ed evitare la perdita che porterebbe la società in liquidazione. L’amministratore di Brindisi Multiservizi, Giovanni Palasciano, sollecitato dal commissario ad acta, ha presentato il bilancio preventivo della società a totale capitale pubblico. Nella previsione di spesa, per far quadrare i conti, l’amministratore ha inserito, a partire dall’1 gennaio 2021, tagli al personale per oltre un milione di euro. Con questa manovra è riuscito a far coincidere il bilancio della società con le risorse stanziate dal Comune per Multiservizi. Alla voce tagli al personale non c’è però nessun dettaglio in allegato, non specifica su chi e come deve ricadere la mannaia. Palasciano lascia la patata bollente all’amministrazione comunale che dovrà decidere su come concretizzare la riduzione della spesa sul personale. L’amministratore unico invita il socio (il Comune di Brindisi) a sedersi al tavolo con i sindacati e a stabilire la riduzione della spesa destinata al capitolo dipendenti. Una storia che va avanti da tempo, ma che nessuno mai ha preso di petto. Ma ormai la situazione è davanti ad un bivio con il Comune di Brindisi a rischio default.
Ci aveva già provato l’ex sindaco Mimmo Consales a ridurre stipendi, tagliare premi e promozioni. La chiamò cura da cavallo. Ma i tagli non furono mai del tutto concretizzati. All’interno della partecipata ci sarebbero stipendi da capogiro per una società pubblica, con promozioni di dipendenti e ruoli costosi. Spetterà ora al consiglio comunale decidere l’indirizzo politico della partecipata e quindi il suo futuro. Il bilancio della Brindisi Multiservizi fa parte integrante del bilancio preventivo del Comune che sarà discusso il 22 dicembre prossimo. In quella data l’assise civica sarà chiamata a votare il bilancio redatto dal commissario ad acta, intervenuto dopo che il sindaco Rossi e la sua giunta hanno deciso di non approvare il documento economico finanziario. Una scelta politica quella del sindaco che ha inteso demandare ad un tecnico il bilancio preventivo 2020. Eppure il bilancio preventivo altro non è che l’ atto che stabilisce la linea programmatica di un ente e che differenzia un’amministrazione dall’altra. Ma ancora una volta a Brindisi, anche se in modalità diversa, arriva un commissario. E redige un bilancio che adotta i tagli e le riduzioni dei servizi, con l’aumento degli unici tributi che non avevano ancora la massima aliquota, che erano già previsti nel piano di riequilibrio che la maggioranza ha votato a febbraio scorso. Piano che è ancora al vaglio del ministero e alla Corte di conti.
Servono 17 voti per approvare il bilancio preventivo, se non passa si va a casa. Ma nessuno della maggioranza di centrosinistra intende mollare. I numeri ci sono, e le forze politiche che sostengono Rossi vogliono continuare. Nel Partito democratico si è aperto un dibattito per apportare alcune modifiche al documento finanziario con la presentazioni di emendamenti che possano evitare alcuni tagli ai servizi sociali. In queste ore si stanno studiando le carte per vedere di passare le risorse da un capitolo all’altro e salvare qualche servizio che al momento nel bilancio è stato eliminato. Tra questi c’è l’Adi e Sad, servizio di assistenza domiciliare. Con una loro cancellazione perderebbero il posto di lavoro anche i dipendenti. “Intendo presentare un emendamento – dice la consigliera comunale del Pd Nadia Fanigliulo – per cercare di salvare una parte dei servizi dove sono a rischio i posti di lavoro. L’intento è di spostare le risorse da una parte all’altra. Stiamo valutando tutte le spese che attualmente fa l’amministrazione”.
Per questo potrebbe essere tagliata la Città dei ragazzi, ma anche il servizio del centro antiviolenza. Mentre non viene messa in discussione nessuna altra spesa. Né tanto meno si parla di tagli ai costi della politica. Solo per il 2020 sono stati inseriti in bilancio 615mila euro (oltre mezzo milione di euro) per sindaco, assessori, e consiglieri comunali. Nello specifico 365mila euro per sindaco e giunta e 250mila euro per gettoni di presenza ai consiglieri, tra commissioni e sedute di consiglio. In queste cifre sono inseriti gli emolumenti per il presidente del consiglio.
“Voterò questo bilancio. Non abbiamo altre alternative – afferma Salvatore Valentino, consigliere comunale del Pd – non votarlo significa lasciare la città in mano al commissario e questo potrebbe essere ancor più doloroso. Questi potrebbe procedere ad ulteriori tagli soprattutto nei servizi sociali. Con questa situazione economica anche se venisse Padre Pio a Brindisi non riuscirebbe a fare di più. La coperta è corta e qualcosa resta fuori”.
Tutta l’opposizione ha dichiarato pubblicamente che voterà contro il bilancio. “ Questa amministrazione ha fallito – dice la consigliera comunale indipendente Carmela Lo Martire, ex assessore al Bilancio – perché se chiedo aiuto ad un amministratore di sostegno (come ha fatto Rossi) allora devo riconoscere di aver fallito e devo deporre le armi. Nel programma elettorale di questa amministrazione era previsto l’ampliamento dei servizi sociali, con l’ampliamento ai servizi alla persona. Qui non solo non sono stati aumentati ma sono stati addirittura eliminati. Per non parlare poi dell’idea di qualcuno a voler cambiare il bilancio del commissario attraverso emendamenti. Gli emendamenti hanno un senso qualora fossero riusciti a fare un bilancio. Invece sono stati costretti a ricorrere al commissario, che si è sostituito a questo governo, ed ora attraverso emendamenti vogliono riportare allo stesso bilancio che loro stessi non hanno voluto approvare. Non c’è nulla di politico in tutto questo”.
Lucia Portolano
E’ probabile che la folle forza del mantenimento dello scranno comunale riesca a trovare i 17 voti per l’approvazione del bilancio commissariale che, verosimilmente, non potrà essere concretamente emendato. In tal caso, naturalmente, tutte le responsabilità verso la comunità e le eventuali azioni per danni erariali nella gestione del bilancio restano a carico di coloro che lo hanno approvato.
Brindisi, 1412/2020 Franco Leoci
Nessuno vuole tagliare i grassi stipendi alla multiservizi e il loro serbatoio di voti
Taglio dei stipendi gonfiati
ahahhahahaha brindisini fate ridere..