BRINDISI- È terminata alle 19 e 30 circa la riunione in video call conference con il MISE, Ministero del Lavoro e l’AD Dema Ing. Vaghi, e tutti i sindacati nazionali e territoriali.
Il primo scoglio ovvero quello dell’omologa del debito, previsto dalla legge fallimentare 182 dovrebbe essere superato. Il MISE come ha riferito, metterà in campo con l’ausilio d’InvItalia un contratto di sviluppo.
L’azienda entro due settimane varerà un nuovo piano Industriale, solo allora capiremo le reali volontà dell’azienda rispetto ai livelli occupazionali, anche se rispetto al perimetro dei lavoratori DCM l’AD si è voluto smarcare.
“Come sindacato non possiamo permetterci di lasciare nessun lavoratore indietro, riteniamo che al prossimo tavolo Ministeriale, che si terrà tra circa due settimane, si debba arrivare con il supporto della Regione Puglia, al fine di mettere in campo politiche attive del lavoro, ammortizzatori sociali che garantiscano un graduale rientro nel gruppo DEMA , anche perché se autorizzate dal livello Istituzionale Governativo, esistono importanti risorse che la Regione ha e che può utilizzare per favorire ed accompagnare Dema in un rilancio- dice Fismic- Uglm- Se è vero che l’azienda vuole presentarsi sul mercato nei prossimi anni più competitiva, lo può fare, perché come spesso accade, le crisi sono anche opportunità. Nei prossimi giorni seguiranno assemblee con i lavoratori per condividere le iniziative da intraprendere”.
BrindisiOggi
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