BRINDISI-Decarbonizzazione, conto alla rovescia per le imprese che mirano al Recovery fund e ad una nuova forma di sviluppo industriale. “La nuova rivoluzione industriale passa dal Recovery fund e da una progettualità condivisa. La scadenza del 2025 impone alle grandi aziende strategiche per territorio pugliese di invertire la rotta e ambientalizzare, ma per fare questo è necessario elaborare una progettualità condivisa” così l’avv. Maurizio Friolo, candidato al consiglio regionale con La Puglia Domani per Fitto presidente. “ Entro il 15 ottobre il governo dovrà stilare la lista di progetti finanziabili su cui imperniare la rinascita industriale del Paese- dice Friolo- le grandi aziende hanno l’opportunità di elaborare una nuova strategia che tenga conto tanto dello sviluppo quanto dell’ambiente. La scadenza del 2025 è imminente ma al tempo stesso da l’occasione di sviluppare una progettualità condivisa con il territorio. Basti pensare ad Enel, Eni , multinazionali che da anni sono ospiti di questa terra, il loro dovere è quello di contribuire anche alla tutela dell’ambiente. Oggi l’opportunità c’è e non bisogna farsela sfuggire. Si chiude così l’era del fossile ma si aprono le porte ad altre frontiere”. Enel che investe tre miliardi circa all’anno per rinnovabili, ora con Recovery Fund può avere accesso a nuove risorse . Entro il 2025 saranno chiusi tutti gli impianti a carbone che poi saranno compensati con gas e rinnovabili. Per Eni la faccenda si complica perché acciaio, carta, chimica, raffinazione, cemento, che sono settori molto difficili da decarbonizzare e sostanzialmente sono responsabili del 25% a livello globale delle emissioni di CO2, qui sarà necessaria una trasformazione più complessa con l’utilizzo di prodotti nuovi. “Il confronto è alla base di ogni rapporto civile- chiosa Friolo- ecco perché chi produce deve anche condividere con il territorio la sua progettualità. In tutto questo la mediazione dell’istituzioni locali e del governo regionale è fondamentale. La soluzioni di oggi saranno il futuro di domani, quel domani che consegneremo nelle mani dei nostri figli e delle prossime generazioni a cui va il mio augurio più grande”.
BrindisiOggi
Tutti parlano di decarbonizzazione, di ambiente etc etc ma nessuno parla che molto presto tante famiglie non avranno più lo stipendio per vivere degnamente. Tutti in questi anni si sono riemopiti la bocca con queste cose, solo per una questione di comodo o per fare bella figura d’avanti ai propri elettori e ai NO AL CARBONE, che in molti casi o sono figli di papà e stanno bene a casa loro oppure non hanno nulla da fare. Intendiamo ci, anche io voglio respirare aria pulita e voglio che la respirino i miei familiari, ma la cosa che mi preme di più è fargli trovare il piatto a tavola e far vivere loro una vita dignitosa. Per questo continuo a dire che prima di continuare a parlare di cose , si interessanti ma che potrebbero riguardare i nostri genitori 90enni, perchè se chiudono la centrale e ci mandano a casa, dovremo andare via da Brindisi e l’aria buona la respireranno i 90enni. Quindi cari tutti, bisogna trovare una soluzione per le persone che lavorano in appalto da decenni per l’Enel e che in molti casi si tratta di persone oltre i 50 anni che non hanno alcuna possibilità di trovare lavoro e non solo a Brindisi. Voi politici, sindacalisti e imprenditori, avete la responsabilità del futuro di queste famiglie, nessuna esclusa.