BRINDISI – Confindustria perde pezzi. Altri imprenditori comunicano che non rinnoveranno l’iscrizione all’ex associazione degli industriali. Le ultime scelte, con la cacciata del presidente Patrick Marcucci e la nomina come commissario di Gabriele Lippolis non sono piaciute a diversi associati. Confindustria già da qualche tempo aveva perso il suo importante ruolo nel tessuto imprenditoriale locale, ma negli ultimi tempi la situazione si è aggravata. Il primo ad andare via a maggio scorso era stato Massimo Ferrarese titolare della Prefabbricati pugliesi, ad oggi si sono aggiunte altre tre importanti aziende: la Soavegel, la Soave entrambe della famiglia Bianco di Francavilla Fontana, leader nazionale per la produzione di alimenti surgelati e di pasta fresca, e la Oleifici Pantaleo di Fasano. Un duro colpo per l’associazione. Subito dopo la defenestrazione di Marcucci anche qualche altro imprenditore aveva mostrato delusione e perplessità su procedure che venivano indicate come poco trasparenti, oltre alla segnalazione di una mancanza di coinvolgimento degli associati. Il primo ad esprimere critiche era stato Antonio Roma, titolare della Sir, azienda che opera nel lambito portuale che paga 17mila euro l’anno per la sua quota associativa. Cifre anche molto più alte venivano versate dalle altre quattro aziende che hanno deciso di lasciare. Un momento difficile per Confindustria che ora dovrà interrogarsi sul da farsi per non rischiare di perdere totalmente il proprio valore sul territorio.
BrindisiOggi
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