BRINDISI- Padre e figlio intossicati dai rifiuti sul litorale, finiscono in ospedale. I Carabinieri forestali della Stazione e del Gruppo di Brindisi, sono intervenuti, dietro segnalazione della Centrale Operativa dell’ Arma nel tardo pomeriggio di martedì, che aveva ricevuto una telefonata da un cittadino il quale, rinvenuto un sacco di rifiuti sull’ arenile nei pressi di Punta di Torre Cavallo, lungo il perimetro a mare del complesso petrolchimico del capoluogo, aveva accusato malore (cefalea, vertigini) nel tentativo di spostarlo.
Sul posto i Carabinieri forestali hanno trovato anche l’ ambulanza del “118”, che ha prestato i primi soccorsi al segnalante ed a suo figlio; i due sono poi stati trasferiti al Pronto Soccorso dell’ ospedale “Perrino” in codice verde, e dimessi in nottata senza conseguenze. I Militari hanno effettuato i primi accertamenti del caso e, con l’ ausilio del Nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco, hanno innanzitutto sgombrato il campo da possibili emissioni di radioattività. Quindi, esaminando gli involucri dei sacchetti contenuti in un più grande contenitore, hanno individuato la natura del prodotto contenuto, trattandosi con ogni probabilità di carne bovina congelata ed avariata da tempo. Qualche sacchetto, perforato, potrebbe aver emanato sostanze da putrescenza che hanno provocato il malore nelle due persone. Nella mattina successiva sono stati esperiti ulteriori accertamenti, tuttora in corso per caratterizzare con precisione il rifiuto. Intanto i Carabinieri forestali hanno proceduto al sequestro penale probatorio di tutto l’ involucro con il contenuto, a supporto dell’ informativa, al momento a carico di ignoti, da inoltrare alla Procura della Repubblica di Brindisi. Il reato contestato è quello di abbandono e smaltimento illecito di rifiuti, ai sensi dell’ articolo 256, commi 1 e 2, del “Testo Unico Ambientale” (decreto legislativo n. 152 del 2006).
BrindisiOggi
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