BRINDISI- “La decisione del Governo di creare centri dove ospitare migranti che devono trascorrere la loro quarantena dopo il loro arrivo in Italia non ha tenuto in alcun conto le condizioni in cui si trovano tali strutture e la totale mancanza di garanzie per il personale impiegato all’interno delle stesse e per le popolazioni interessate”.
Lo affermano i parlamentari Mauro D’Attis e Vincenza Labriola (FI) in una interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno, finalizzata a conoscere qual è il piano del Governo per controllare il fenomeno migratorio, soprattutto in considerazione dei rischi rivenienti dalla presenza di soggetti che hanno contratto il covid 19.
D’Attis e Labriola, poi, pongono l’accento sulla totale mancanza di tutele per il personale impiegato all’interno delle stesse strutture e per i cittadini che risiedono nelle zone interessate. E’ il caso, ad esempio del centro “Cara-Cpr” di Brindisi-Restinco dove ieri sono arrivati 80 migranti provenienti da Lampedusa, molti dei quali sbarcati in Italia nei giorni scorsi insieme ai 28 “positivi” scoperti a Roccella Jonica nei giorni scorsi.
Al Ministro, pertanto, D’Attis e Labriola chiedono quali misure intende adottare per la gestione di tali migranti nel Cara di Brindisi, con particolare riferimento alle iniziative volte a garantire la sicurezza del personale del Centro.
BrindisiOggi
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