BRINDISI- Il comune di Brindisi mette in vendita 560 alloggi popolari entro settembre gli inquilini devono comunicare la volontà all’acquisto. Il Comune di Brindisi batte cassa e cerca di recuperare nuovi fondi proponendo la vendita di 560 case di proprietà dell’amministrazione. “Stiamo cercano di dare un’impronta di trasparenza e legalità- ha detto il sindaco Riccardo Rossi- sino ad oggi le assegnazioni degli alloggi popolari non sono mai avvenute in maniera corretta. Per questo lo stiamo facendo attraverso la graduatoria, uno strumento con il quale si può dare priorità a chi è disagiato e dove non è solo il parametro economico a fare la differenza. Abbiamo varato una graduatoria provvisoria all’inizio dell’anno, i cittadini avevano 60 giorni per presentare le osservazioni, con il Covid abbiamo dovuto sospendere ma ora una commissione valuterà ed a fine luglio avremo la graduatoria definitiva. Abbiamo anche messo in atto una intensa attività di sgombero delle case abusivamente occupate. Questo incide molto sul tessuto cittadino. Ed infine la campagna di vendita del patrimonio immobiliare che ci tengo a chiarire nulla ha a che fare con il risanamento del bilancio del Comune. I proventi, infatti, saranno utilizzati per gli investimenti sul patrimonio immobiliare, inclusa la costruzione di nuovi alloggi su Parco Bove”. L’assessore comunale Cristiano D’Errico ha spiegato che il Comune in questi mesi ha creato un percorso che ha ridato trasparenza alle operazioni di assegnazione delle case . “Stiamo operando un cambio di passo. Avevamo una graduatoria che non si conciliava con la normativa vigente, ecco perché le assegnazioni non erano regolari. Siamo partiti con il tentativo di censimento degli immobili, tentativo perché non c’era materiale umano e ne documentazione. Ora il nostro percorso sta mettendo a posto numerosi tasselli- ha detto D’Errico- Anche il piano della mobilità , dove ci sono case troppo grandi assegnate a nuclei piccoli”. Gli immobili in vendita avranno un prezzo che varia dai 9mila ai 128mila euro. “Invieremo le lettere agli attuali inquilini dopo di chè avranno 15 giorni per manifestare i loro intendimenti , entro 60 giorni il Comune di Brindisi risponderà. Abbiamo scelto 560 appartamenti facilmente monetizzabili”. Se l’inquilino non volesse acquistare in ogni caso resta destinatario di un alloggio popolare e potrebbe essere spostato.
BrindisiOggi
Ma secondo voi uno che ha disponibilità di spendere una cifra intono ai 100-110.000 euro che fa? Si compra la casa popolare? Per rimanere ad abitare nei casermoni popolari? Però ho un sospetto: si parla sempre più spesso di quando sarà la prima missione su Marte e di tutte le difficoltà ad essa legate. Ma non è per caso successo che alcuni ci sono già andati su Marte, inteso come altro PIANETA, e standovi stabilmente residenti , amministrano via radiotelescopia qualche città del Sud italia? Sapete com’è, oggi succede di tutto…….