Nella zona industriale strade come trappole, la segnalazione: “Qui si rischia la vita”

BRINDISI- Zona industriale di Brindisi, strade come trappole: “Qui si rischia la vita”. Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un cittadino, Cosimo Marra,  che segnala lo stato di degrado di alcune tra le principali arterie viarie della zona industriale di Brindisi.

“Tutti gli anni in questo periodo torna prepotentemente alla ribalta il solito “scandalo” della gestione delle strade della zona industriale di Brindisi. Un problema di vecchissima data; è tradizione infatti che alla vigilia dell’ estate, quando l’ erba è al suo massimo livello di crescita, le varie arterie del polo industriale della città siano totalmente carenti di quel minimo di cura e manutenzione che le possa rendere fruibili dalle migliaia di lavoratori e passanti che giornalmente le percorrono. Il manto stradale ridotto ad un vero “colabrodo”, non si contano più le buche, gli squarci, gli infossamenti lungo le strade, ma ad aumentare il livello di pericolosità è la questione del taglio dell’ erba. Vi sono infatti zone in cui la visibilità è praticamente ridotta a zero, incroci di per sè pericolosi che rischiano di diventare teatro di sinistri e infortuni in genere. Uno di questi è senza altro lo svincolo che da via Archimede si interseca con la litoranea Salentina (SP 88). Solo percorrendola in macchina si ha la vera percezione del pericolo, con l’ immancabile presentimento che se non si è davvero attenti e iperprudenti, qualcosa di brutto succederà. La domanda è la solita: perchè si arriva a tanto tutti gli anni? Di chi è la responsabilità? Esiste o no una programmazione circa la manutenzione del verde nella zona industriale? E’ assurdo anche solo pensare che si tratti di una svista o di una dimenticanza, dal momento che lo svincolo in questione è percorso giornalmente da migliaia di veicoli che dalla Via Archimede appunto si infilano nella litoranea direzione Brindisi. Nella speranza che qualcosa si muova e alla svelta, l’ augurio è di non dover rimpiangere di non aver agito prima!”.

 

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Concordo al 1000% con quanto descritto dal lettore Cosimo Marra nell’articolo di cui sopra. Ciò che poi rende tale situazione ancora più vergognosa è il fatto che sentiamo nauseanti gargarismi e maleodoranti rigurgiti di demagogia e bassa politica profferiti dai nostri amministratori e politici che si sciacquano continuamente il cavo oro-faringeo con paroloni quali “sviluppo ” ( più o meno sostenibile) , “investimenti”, “impresa” , “tavoli di confronto” , “finanziamenti” ( quelli si invocano sempre, chissà perché….) e via discorrendo con menate del genere. Quando poi non si riesce a tenere , con un minimo di decenza, la viabilità e la sicurezza della zona industriale. Chi verrebbe e a mettere un azienda in questo schifo? Che cosa possiamo pubblicizzare o proporre per attrarre eventuali ( ma molto eventuali) investimenti ed iniziative d’impresa? In un letamaio a cielo aperto? La zona industriale: un eccellente dimostrazione di cosa siano ( e sono sempre state) la politica e l’amministrazione di questa sciagurata città. (NDR: non dico cosa siano per evitare denunce)

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