Lavoratori stagionali senza sostegno economico, domani la protesta davanti al palazzo della Regione

BRINDISI- Un gruppo di lavoratori del settore turistico ed alberghiero, sostenuti dal sindacato Cobas di Brindisi, denunciano la loro situazione assurda che non li vede né lavorare a causa corona virus e né prendere un sostegno dal Governo perché all’INPS non risultano con il codice S di stagionali pur essendolo di fatto da venti anni .

“Un fatto prettamente burocratico che ha ridotto alla fame migliaia di lavoratori del settore turistico-alberghiero- dice il Cobas- Si parla tanto di questo nel cosiddetto Decreto Rilancio che mette al primo posto il turismo e poi si lasciano morire di fame le persone che ci lavorano”

Di seguito la lettera aperta delle lavoratrici e dei lavoratori:

“Ci rivolgiamo con questa lettera aperta  a tutte le istituzioni e rappresentanti  locali, regionali, nazionali e al Presidente di Federalberghi.

Lo scopo è quello di  intervenire sul Governo affinché  realizzi  un nuovo provvedimento legislativo che inserisca tra i destinatari delle misure di sostegno al reddito anche  migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore alberghiero turistico tagliati fuori dal sostegno economico Governativo.

Sostegno necessario  per dare  da mangiare alle nostre  famiglie oltre che poter pagare chiaramente bollette e mutui.

Come primo risultato della mobilitazione abbiamo ottenuto  un incontro con il Presidente della task force regionale sulla occupazione, Leo Caroli, che si è dichiarato immediatamente disponibile ad incontrarci e ci ha indicato la data di domani, lunedì 22 giugno, alle ore 10:30.

Nell’incontro spiegheremo al Presidente Caroli che lavoriamo  da venti anni di fatto come stagionali ma sulla carta abbiamo  avuto assunzioni con altre diciture, tipo contratto a tempo determinato .

Il fatto di avere forme contrattuali diverse dagli stagionali ci ha tagliato fuori dal sostegno governativo, l’INPS rifiuta le nostre domande.

Chiederemo il sostegno della Regione Puglia affinchè si adoperi presso il Governo per una correzione del quadro normativo quanto mai necessaria per includere la nostra situazione.

Noi non prendiamo un euro da marzo, da quando gli alberghi e le strutture ricettive hanno visto crollare le presenze.

Siamo stati lasciati a casa senza cassa integrazione e senza sostegno del Governo  e ci vediamo letteralmente morire di fame tanto da pensare ad ulteriori forme estreme di protesta.

Ringraziamo anticipatamente tutti quelli che ci aiuteranno a riprenderci la nostra  dignità che avevamo perso da tempo.

Facciamo appello a tutti quelli che sono nella nostra stessa condizione per essere presenti in tanti già alle 9:00 di domani mattina davanti alla Presidenza della Regione Puglia sul lungomare Nazario Sauro di Bari.”

BrindisiOggi

 

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