Incendi e minacce al Th Ostuni village, la proprietà: “Gesto di stampo criminale, il territorio collabori a trovare i colpevoli”

OSTUNI – Due incendi in pochi mesi e le minacce rivolte alla direzione del Th Ostuni village, atti criminali contro la nuova proprietà dell’ex villaggio Valtur di Ostuni, che nel 2018 ha acquisito la struttura. L’ultimo incendio in ordine di tempo si è verificato ieri sera intorno alle 21 ed ha distrutto il deposito delle lenzuola e la lavanderia, prima ancora il  2 marzo le fiamme hanno devastato il deposito con dentro ombrelloni, sedie e tavoli. Graziano Debellini e Gaetano Casertano, il primo presidente e il secondo amministratore delegato di Th resort chiedono un intervento tempestivo affinchè si possano identificare al più presto i colpevoli. La società veneta, partecipata al 46 per cento da Cassa depositi e prestiti, ha acquisito la struttura nel 2018 e in estate garantisce occupazione stagionale per 3mila persone. Il brand gestisce circa 25 altre strutture ricettive in tutta Italia.

“Il ripetersi di un altro grave episodio a due mesi di distanza dal primo e dopo le minacce che erano state rivolte alla direzione del TH Ostuni – scrivono dalla società Th resort –  ci costringe ad una forte denuncia e alla conseguente necessità di identificare quanto prima i colpevoli. Questo gesto di stampo criminale è un grave attacco ad una realtà imprenditoriale come TH Resorts in prima linea per lo sviluppo del turismo al sud, che garantisce l’occupazione stagionale di oltre 3.000 persone”.

“Questo ennesimo episodio oltretutto avviene in momento in cui la proprietà del villaggio, che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti, insieme alla gestione di TH Resorts identicamente partecipata – aggiungono –  sta facendo importanti investimenti per rinnovare la struttura. Ci troviamo in un momento drammatico del nostro Paese, in cui la crisi conseguente alla pandemia sta colpendo innanzitutto il turismo rendendo la prossima estate difficile e incerta. Questi episodi delinquenziali non fanno altro che creare ulteriori problemi e ritardare l’apertura del villaggio, penalizzando l’impegno di tanti lavoratori e il territorio circostante. Per questo chiediamo a tutti i dipendenti e alle autorità locali una più grande vicinanza affinché siano indentificati e colpiti gli autori che così tanto disprezzo hanno verso chi costruisce lavoro in questa splendida regione che è la Puglia”.

 

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