Dopo due mesi dimesso l’ultimo paziente chiude la Medicina covid al Perrino, il primario: “Un segnale di speranza”

BRINDISI – (foto di repertorio scattata prima dell’emergenza Covid)  Dopo due mesi chiude il reparto Covid di Medicina all’ospedale Perrino. E’ stato dimesso l’ultimo paziente. Non è più necessario che sia attivo. Ora il reparto sarà sanificato e intorno al 12 maggio sarò riattivata la Medicina generale no Covid. Il 50 per cento degli operatori sanitari è già isolato da una settimana e ora saranno fatti i tamponi per poi rientrare a lavoro. Ad annunciarlo è stato Pietro Gatti, primario di Medicina e coordinatore nel periodo di emergenza dei reparti per sospetti Covid del Perrino.  “Ritorno alla normalità – ha scritto oggi su Facebook – Oggi, dopo due mesi di lotte continue contro un nemico invisibile, si conclude una battaglia , certi di aver profuso, insieme a tutti i miei collaboratori, tutto l’impegno per limitare i danni. Come tutte le battaglie anche questa si porta dietro tante ferite, ma sono certo di poter affermare che per tutti noi c’è stato un arricchimento professionale, emotivo, di gruppo e caratteriale. Oggi si chiude la medicina interna Covid del Perrino e, tra due giorni, si riapre la Medicina Interna no Covid per ritornare più forti di prima e, culturalmente, più ricchi di prima a disposizione della cura e diagnosi delle patologie di sempre. Questo è un segnale di speranza che si aggiunge alla chiusura, avvenuta in settimana, dei reparti dedicati ai sospetti perché oramai inutili”. Gatti ringrazia tutti in suoi collaboratori e chiede alla collettività di non abbassare la guardia: “Grazie a tutti coloro che ho avuto l’onore di dirigere per essersi prodigati al massimo in questo lavoro. La speranza di non tornare indietro passa però dagli atteggiamenti di tutti, non abbassiamo la guardia e, soprattutto, mascherine e distanziamento sociale”.

Al Perrino al momento sono ricoverate circa 23 persone con il virus, e  restano aperti tre reparti Covid: Infettivi, Pneumologia e i posti di Terapia Intensiva, oltre all’Obi per i sospetti covid.

BrindisiOggi

2 Commenti

    • Perchè era febbraio, quando ancora non era un reparto Covid e le disposizioni prevedevano solo mascherine chirurgiche

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