BRINDISI- Camion trasportava rifiuti senza autorizzazione, fermato alla Minnuta. Continua senza soste in tutta la provincia la campagna di controlli, disposta dal Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi, per il contrasto della raccolta e trasporto (solitamente seguiti dallo “smaltimento in campo”) abusivi di rifiuti.
Questa volta all’ attenzione di una pattuglia del Nucleo Investigativo (NIPAAF) è risaltato un camion, dal cui cassone sporgevano oggetti e materiali di vario tipo, mentre percorreva le strade della periferia brindisina, fra Sant’Elia e Cappuccini. L’ automezzo è stato quindi intercettato e fatto fermare in un piazzale del quartiere Minnuta, dove i Militari hanno proceduto agli accertamenti del caso.
Il camion trasportava rifiuti di vario genere, soprattutto in plastica e ferro, comprese carcasse di elettrodomestici. Non è risultato che il trasportatore avesse con sé alcun documento di accompagnamento (in particolare il prescritto “formulario di identificazione dei rifiuti”, strumento imprescindibile per la tracciabilità degli stessi), ma neanche il mezzo era autorizzato, non essendo iscritto alla Sezione regionale dell’ Albo nazionale dei gestori di rifiuti, requisito indispensabile per poter esercitare l’ attività.
I Carabinieri Forestali hanno quindi sottoposto il camion a sequestro preventivo, e deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi il conducente, A.U., di anni 52, per il reato di gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi dell’ art. 256, comma 1, lett. a) del decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”).
La stessa pattuglia, subito dopo questa operazione, ha intercettato un “autospurgo”, per il cui carico di liquami il formulario di identificazione era stato compilato in modo incompleto dal trasportatore. A quest’ ultimo è stata quindi inflitta una sanzione amministrativa, dell’ importo da 260 a 1.550 euro, secondo l’ art. 258, comma 5, del citato Testo Unico.
BrindisiOggi
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