Trasporto illecito di rifiuti, conducente denunciato

SAN MICHELE SALNTINO- Trasporto illecito di rifiuti, conducente denunciato.  A distanza di pochi giorni, i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo (NIPAAF) di Brindisi sequestrano un altro autocarro per trasporto illecito di rifiuti, questa volta nei pressi dell’ abitato di San Michele Salentino.

Alla pattuglia in perlustrazione nel territorio non è sfuggito l’ automezzo, dal cui cassone sporgevano rifiuti di vario tipo, per lo più in ferro, plastica e legno, residui fuori uso di suppellettili di abitazioni (sedie, tavoli e mobilio vario, vecchi elettrodomestici ed altre ferraglie), delle cosiddette operazioni di “svuota cantine”.

All’ atto del controllo, il camion è risultato non iscritto all’ Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, condizione necessaria per poter esercitare l’ attività di trasporto di rifiuti; per questo è scattato immediatamente il sequestro preventivo del mezzo, di cui il giudice potrà disporre la definitiva confisca.

Il proprietario e trasportatore, L.N. di anni 35, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, in violazione dell’ art. 256, comma 1, del Testo Unico Ambientale (decreto legislativo 152 del 2006). Trattandosi, verosimilmente, di rifiuti che sarebbero stati abbandonati nelle campagne vicine, con effetti di degrado ambientale dei luoghi non certamente sanabili, i Militari non hanno ritenuto potervi applicare l’ istituto della prescrizione, che consente l’ estinzione in via amministrativa del reato, ove si tratti di rifiuti non pericolosi.

Purtroppo l’ attività di raccolta (e smaltimento) abusiva di rifiuti da cantieri edili, lavori di trasloco o ammodernamenti, ristrutturazioni, costituisce un vero e proprio fenomeno di illegalità nella provincia brindisina, ed in alcune aree in particolare.

Tale fenomeno rappresenta una vera “bomba” per l’ ambiente, se si considera che spesso i cumuli di rifiuti vari abbandonati nel territorio rurale ed extraurbano vengono dati alle fiamme, con emissione di miasmi che naturalmente creano grande allarme nella cittadinanza, da cui provengono numerose le segnalazioni.

Per questo il Gruppo Carabinieri Forestale di Brindisi, da cui dipendono il Nucleo Investigativo e le Stazioni Forestali, ha disposto di serrare ancora di più la morsa dei controlli sul territorio. Negli ultimi tempi sono stati conseguiti diversi ed importanti risultati, anche a carico di piccole organizzazioni, ma evidentemente occorre tenere sempre alto il livello di attenzione, con l’ obiettivo, difficile ma non impossibile, anche con la collaborazione dei cittadini, di riportare la legalità ambientale nella provincia messapica.

BrindisiOggi

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