BRINDISI- Un detenuto nel carcere di Brindisi positivo al Covid-19 ora il sindacato della Polizia Penitenziaria chiede tamponi per tutti. Si tratta di un detenuto arrivato a Brindisi nella seconda metà di marzo. Sottoposto con negatività al Triage, successivamente sottoposto con tampone il 27 marzo con esito negativo. Da allora in isolamento. Domenica scorsa l’uomo ha accusato sintomi ed è stato trasferito al Perrino, nuovo tampone con esito positivo , da allora è in ospedale. “Abbiamo poi notizia che questa mattina l’ASL starebbe provvedendo ad effettuare dei tamponi solo su una parte dei detenuti, mentre la restante popolazione compresi tutti i poliziotti e chi frequenta il carcere che potrebbero essere stati i vettori dell’infezioni, nulla- dice il sindacato della Polizia Penitenziaria- Anzi ai poliziotti che sarebbero stati a stretto contatto con il detenuto nella giornata di domenica per aiutarlo a superare una crisi epilettica, sarebbe stata ordinata la quarantena, senza provvedere al tampone che dovrebbero richiederlo in un periodo successivo” . Cresce così la preoccupazione e il sindacato chiede di estendere i tamponi a tutto il personale. “Il SAPPE da settimane sta chiedendo all’amministrazione penitenziaria ed alle autorità sanitarie pugliesi di prendere urgenti provvedimenti per evitare che, il contagio si diffonda nei penitenziari con conseguenze drammatiche, inutilmente- Purtroppo dobbiamo registrare che le forti preoccupazioni di questa organizzazione sindacale, oltrechè non interessare il presidente della regione, le ASL, i sindaci delle città in cui sono ubicate le carceri, non hanno interessato nemmeno alcuni importanti mass media regionali che, hanno preferito forse su sollecitazione di qualcuno, a tenere bassa se non annullarla completamente l’attenzione su una problematica, per cui anche le più alte cariche dello Stato a partire dal presidente della repubblica, nonché dal Papa hanno espresso molta preoccupazione.Il SAPPE ritiene che ora più che mai, non ci sia più un minuto da perdere per attivare tutti quei presidi necessari, per assicurare un cordone di sicurezza sanitaria attorno alle carceri pugliesi”.
BrindisiOggi
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