“La chiusura temporanea di Ortopedia e Chirurgia si rileverà la morte dell’Ospedale di Ostuni”

INTERVENTO/ Gli esponenti del gruppo “Per Ostuni” duri contro il provvedimento voluto da Pasqualone ed Emiliano. L’ospedale di Ostuni tecnicamente non può essere “Covid” troppi lavori a farsi e personale ad alto rischio. Attendiamo ancora i medici promessi nel consiglio comunale monotematico sulla sanità dal dott. Pasqualone, da gennaio ci avevano promesso diversi professionisti per l’Ospedale di Ostuni, noi non abbiamo visto nulla, dal 26 Gennaio sono passati due mesi ed è stato confermato solo il dott. Cipriani che era già in servizio. Come possiamo fidarci sul ritorno dell’ortopedia e della chirurgia?

Il dado è tratto!!
Qualche ora fa la direzione generale dell’Asl di Brindisi, nella persona del dott. Pasqualone, ha emanato una disposizione che, a nostro parere, decreta in maniera inequivocabile la chiusura del nostro presidio ospedaliero.
Dal prossimo 6 aprile, infatti, saranno chiusi, “temporaneamente” (…) i reparti di chirurgia e di ortopedia e tutto il personale sanitario e parasanitario sarà trasferito a Francavilla Fontana. Tutto questo è stato deciso al fine di rendere disponibili posti letto e professionisti per gestire l’emergenza Covid19.

Questo è l’epilogo di una precaria e sospesa situazione “in attesa di evoluzioni” (o meglio, devoluzioni, alla luce anche dei recentissimi fatti), di un limbo in cui era il presidio ospedaliero di Ostuni da qualche anno ormai. Il tanto famigerato piano di riordino ospedaliero presentato e poi reso operativo dalla gestione regionale Emiliano ha definitivamente decretato la chiusura del nostro ospedale.

A nulla sono servite le manifestazioni, i consigli monotematici, le assemblee, i diversi tentativi di sensibilizzazione sul tema rivolte direttamente ai referenti regionali per scongiurare questo pericolo. Ostuni, città baricentrica rispetto a Brindisi e paesi limitrofi (compresa Francavilla Fontana) e Bari, con una popolazione di 30.000 abitanti che raggiunge anche il triplo di residenti nei mesi estivi, rimarrà privo di una struttura ospedaliera, presidio che fino a qualche anno addietro era addirittura il fiore all’occhiello della provincia di Brindisi.

Ci si aspettava un diverso destino per il nostro presidio ospedaliero. Era stato configurato come un ospedale di base allargato ed invece ora è stato deciso addirittura di chiudere due unità operative, tra le più importanti che un ospedale di base deve avere. E questo è stato deciso, senza forse nemmeno tener conto del buon lavoro che i professionisti dell’Ortopedia stavano svolgendo, ben riconosciuto e apprezzato dalla popolazione, e tale da competere anche coi livelli di servizio delle omologhe unità dei presidi di 1^ livello. Apprezzata professionalità anche per gli operatori della chirurgia, che, pur in assenza della figura del responsabile, è stata in grado fino ad ora di lavorare e prestare servizio alla popolazione, nonostante le grandi difficoltà.

Ed ora, stante l’emergenza Covid19, Ostuni dovrebbe diventare, per la presenza della pneumologia, presidio ospedaliero per malati Covid. Ma nessuno però considera che una guerra si fa con mezzi adeguati, con un equipaggiamento tale da poter affrontare l’emergenza e con personale addestrato. Gli ospedali Covid devono essere dedicati. L’ospedale di Ostuni ha bisogno di diverse modifiche strutturali, tra cui corsie preferenziali, strutture compartimentali e tanto altro.

Ma come si può essere così superficiali nelle decisioni, senza tener conto poi che il personale medico, paramedico ed ausiliari tutti non sono forniti di DPI adeguati?? Addirittura, risulta che il personale del PS abbia acquistato a proprie spese tute, mascherine ed ogni altro dispositivo necessario e che solo grazie alle donazioni ricevuta dalla comunità ostunese attenta e sensibile stia riuscendo a tutelarsi dalle insidie di questo virus!! Il tutto ha del vergognoso!! Non ci sono percorsi preferenziali adeguati. Un intero corridoio della chirurgia non ha i servizi in ogni stanza.

L’unico contributo in grado di dare il PD per sbrogliare la matassa è stata nella soluzione per Ostuni di farlo diventare Ospedale Covid. Forse erano al corrente che il destino dell’ospedale era proprio la chiusura!
Chi però non è in prima linea non si rende conto dei rischi che corrono gli operatori stessi e anche i pazienti per le inefficienze della loro gestione. Non avrebbero dovuto pensare per tempo?

Vogliamo soltanto sperare che adesso perlomeno, stabilito che il nostro presidio ospedaliero è una struttura Covid 19, ci si dia da fare per dare la possibilità al personale di lavorare con dignità. Il gruppo “Per Ostuni” si oppone fermamente alla chiusura dei reparti su indicati, preludio ineludibile di una chiusura definitiva del nostro Ospedale e per cui lotterà fino allo stremo per vederlo riappropriare del suo valore come la Città di Ostuni e i suoi cittadini meritano di avere.

“Per Ostuni”
I Consiglieri Elio Spennati, Giovanni Farina, Vittorio Carparelli
Gli assessori Antonella Palmisano e Giuseppe Francioso

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