BRINDISI – In due giorni al laboratorio analisi dell’ex ospedale Di Summa di Brindisi sono stati processati 75 tamponi. Sono stati smaltiti parte dei tamponi in ritardo, quelli che erano stati rifatti sui pazienti ospedalieri che aspettavano l’esito da oltre una settimana. Mancano i reagenti e quindi si procede a rilento. Ma la buona notizia è che questa mattina al laboratorio, diretto dal primario Angelo Santoro, è arrivato l’estrattore automatico che permetterà di aumentare i campioni da analizzare. Fra due giorni è probabile che si riesca ad andare a regime con l’analisi di 90 tamponi al giorno.
“E’ stato consegnato oggi alla Asl di Brindisi l’estrattore automatico di acidi nucleici MagNa Pure di Roche Diagnostics, completo di kit di reagenti – si legge in una nota della Asl – Il sistema sarà operativo da mercoledì. Lo stesso giorno, dall’Olanda, arriverà un altro estrattore Life Technologies Europe, con relativi kit”. Ad annunciarlo il direttore generale Giuseppe Pasqualone.
“Questa è la migliore risposta – dichiara – per chi nei giorni scorsi, ci ha chiesto di rassicurare i cittadini sulle nostre iniziative. Posso aggiungere che in una situazione internazionale di scarsa disponibilità di reagenti siamo riusciti a procurarci una fornitura di kit indispensabili per le analisi”.
“Il laboratorio del Di Summa – continua il direttore generale – ha appena ricevuto l’accreditamento sui campioni processati. Da stamattina, inoltre, è attiva la collaborazione con il laboratorio Mardighian che ha già esaminato i primi venti tamponi”.
“Con due estrattori per la preparazione automatizzata dei campioni – spiega il direttore dell’Unità operativa complessa di Patologia clinica del Perrino, Angelo Santoro, responsabile del laboratorio di analisi del Di Summa – riusciremo a esaminare centoventi tamponi al giorno con un risultato per il primo gruppo disponibile in cinque ore. In più lavoreremo anche con metodi di analisi alternativi per monitorare gli anticorpi nel sangue e l’antigene nel tampone”.
Intanto sorge anche il problema per l’ospedale Perrino, diventato Covid-19, che avrebbe bisogno di analizzare dei test almeno per i casi più urgenti. Nella notte tra sabato e domenica un paziente è rimasto intubato all’Obi (zona Covid-19 al Pronto soccorso) con un rianimatore, tolto alla Terapia Intensiva, perchè caso sospetto. Il suo tampone è stato portato in auto all’ospedale di Taranto, dove è possibile processare i campioni urgenti. Il risultato è arrivato dopo diverse ore, era circa l’ora di pranzo, ed era negativo. Nel frattempo però è stato necessario che un rianimatore restasse con lui, e non è stato possibile spostare il paziente in Terapia Intensiva o in altri reparti.
Lu.Po.
la risposta al tampone entro quanto viene data? dall’articolo non si capisce! o no?
Siamo da oltre un mese in emergenza e ad oggi i fatti dicono che Brindisi non ha ancora una capacità adeguata di analizzare tutti i tamponi necessari. A me sembra che le coee nn vadano bene.
Zero polemiche. Ma quando sarà finita dovremo capire i motivi di questi ritardi organizzativi.