La lettera di un brindisino che fa il manutentore di forni crematori: “Scene strazianti, vi prego restate a casa”

BRINDISI – Pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, un ragazzo della provincia di Brindisi Sandro Melcore, che lavora in un’altra regione come manutentore di forni crematori. Il suo racconto di questi giorni difficili e il suo appello a restare a casa.

“Carissimi ragazzi e giornalisti complimenti x il lavoro che fate, ci tenete sempre aggiornati sulla situazione attuale nella provincia e non solo sono un ragazzo di un piccolo paesino della provincia di Brindisi che sino a pochi anni fa vivevo giù poi per  mancanza di lavoro mi sono trasferito al nord lasciando la più bella terra d’Italia la  Puglia, lasciando la famiglia lasciando gli amici, la cucina il mare …. da un po’ di tempo lavoro in una fabbrica che forse non conosce crisi anzi ringrazio il direttore che ci sta facendo lavorare con le giuste accortezze e precauzioni tipo rimanere a distanza usare mascherine santificazione del luogo di lavoro e tante accortezze che ora non sto qui a fare l’elenco. Ritorniamo a noi io lavoro come costruzione e manutentore di forni crematori e oggi come oggi nella situazione che si trova la nostra bella terra e tutto il resto del mondo non è di certo tra le più belle, scrivo questa lettera per  far sensibilizzare tutte quelle persone che non stanno capendo l’importanza di quello che sta succedendo. Io tutte le mattine esco di casa alle 5/6 e rientro alle 19/20 se non più tardi, tutti i giorni la prima cosa chiamo la mia ragazza che non vedo da circa 30 giorni e saluto i ragazzi di casa che sono una famiglia, sono fratelli amici…

Tutto quello che io vi sto per dire o meglio raccontare non è frutto di una fiaba ma di fatti veri realmente accaduti che vedo ogni santissimo giorno e quando esco di casa prego Dio di tornare sano e salvo perché tutte le mattine faccio km e km solo passo da cimiteri in cimiteri. Settimana scorsa mi sono trovato in alcune situazioni che non vorrei che nessuno si trovasse. Come tutte le mattine arrivato in fabbrica il direttore mi dice di andare a Perugia prendo il furgoncino mi metto sulla strada, da premettere che non c’era nessuno sulla strada solo io, arrivato al cimitero monumentale di Perugia mi trovo una scena orribile in fila 30/40 carri funebri se non di più tutte persone morte di COVID19 sulle bare non c’era nemmeno un fiore, non c’era nemmeno un familiare per dare l’ultimo saluto mentre ero lì il custode mi dice che aspettavano altro 130 feretri era una vera e propria catena di montaggio. L’indomani altra partenza al nord Italia Mantona, Trento, Ferrara, arrivato al cimitero di Trento intravedo “si perché dico intravedo” erano nascosti i familiari che davano un fiore al ragazzo dell’agenzia funebre per poterlo mettere sulla bara del loro caro in altri cimiteri ho visto celle frigo dove all’interno c’erano15/20 salme con bare, non mi sarei mai aspettato di trovarmi in queste situazioni scene orribili scene strazianti che ti fanno piangere e ti segnano per tutto il resto della vita, anche se non le conoscevo vi veniva la rabbia e la lacrima.

Quindi ragazzini piccoli persone adulte giovani restiamo a casa si sa che è brutto ci annoiamo ma la cosa migliore per uscire da questa situazione e restare a casa e sinceramente io per andare in giro per cimiteri e fare manutenzioni non voglio proprio perché vedere tutti i giorni scene di questo genere non mi va? Poi faccio un altro appello a tutti quei ragazzi salentini pugliesi che stanno scendendo dal nord verso le proprie famiglie al sud di non farlo perché stanno creando solo danno e confusione così facendo mandano il tilt tutto il sistema sanitario pugliese portano allo sfinimento delle forze i dottori gli infermieri gli operatori oss le forze dell’ordine i vigili del fuoco

Concludo dicendo a chi si trova a casa con i propri familiari e ricco abbracciateli a differenza mia, non scendo da 5 mesi e vedo i miei genitori tramite un display di cellulare con videochiamata e chissà quando potrò rivederli.  Quindi facciamolo per il nostro bene e per il bene dei nostri cari #RESTIAMOACASA

Un abbraccio un vostro lettore

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