BRINDISI- L’accoglienza di Brindisi 29 anni fa mai dimenticata ed oggi è l’Albania che aiuta l’Italia inviando trenta medici in Italia. “E’ vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, e paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perchè noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non possiamo permetterci di non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non l’abbandonano” queste le parole del premier albanese Edi Rama, salutando all’aeroporto di Tirana un team di 30 medici e infermieri albanesi partiti per l’Italia per aiutare aiuto i colleghi impegnati nella lotta al coronavirus in Lombardia. “Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà- ha detto anche Rama- Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero”. Nelle sue parole c’è molto di più che un messaggio di solidarietà all’Italia, c’è il ricordo di 25mila albanesi affamati che trovarono accoglienza nel porto di Brindisi nel marzo del 1991.
L’Albania soccorre l’Italia come Brindisi soccorse gli albanesi esattamente 29 anni fa. I brindisini aprirono le proprie case, le scuole per accogliere famiglie, donne, uomini e bambini. La città collaborò unita per affrontare l’emergenza, tutti remarono verso un’unica direzione per aiutare una popolazione che scappava dalla fame e dalla guerra. Nessuno si tirò indietro, e questo sacrificio ha unito per sempre due popolazioni. E i fratelli albanesi oggi non fanno mancare il loro sostegno.
“Trenta nostri medici e infermieri partono oggi per l’Italia, non sono molti e non risolveranno la battaglia tra il nemico invisibile e i camici bianchi che stanno lottano dall’altra parte del mare ha detto il primo ministro albanese- Ma l’Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva”.
L’ultimo aiuto che il Salento aveva mandato in Albania è stato lo scorso novembre quando una forte scossa di terremoto colpì duramente il cuore del paese delle Aquile. La macchina dei soccorsi si mobilitò subito e la Protezione civile, i vigili del fuoco diedero il loro contributo.
BrindisiOggi
(dalla pagina di Youtube di Luca Turi)
Teo ringrazio di cuore il primo ministro albanese Edi Rama, che con le sue parole mi ha commosso, GRAZIE signor primo ministro da un suo fratello italiano,grazie ancora.
Secondo me è penso per tanti altri il cuore italiano ha sempre aiutato chi ne aveva bisogno, altri paesi che noi abbiamo aiutato nel presente e ne passato ci hanno voltato le spalle, noi non dimenticheremo mai coloro che ci hanno lasciato annegare senza alcun aiuto, mentre per i fratelli albanesi ciò che in passato abbiamo fatto, lo abbiamo fatto con il cuore e abbiamo voluto aiutare i nostri fratelli e sorelle albanesi, con lo spirito e l’anima a riemergere dallo stato in cui loro erano offrendogli un futuri migliore anche per loro nel poco che noi al quel tempo avevamo,ringrazio e commosso dico grazie ai fratelli e sorelle albanesi che ci porgono la mano per aiutarci senza nulla a volere, mettendo le loro vite in un pericolo di una minaccia invisibile, GRAZIE!
Albanesi ed italiani sono un popolo un sangue sui 80% .
Sono etrusci pelasgi / GEG .
Guardate la storia .
L’ITALIA merita di piu’ dall’ALBANIA e gli Albanesi.
E non sara mai abbastanza
FORZA ITALIA&ALBANIA
Grazie vi ammiro molto e non dimentichero’mai il vostro gesto, spero che anche altri italiani sapranno apprezzare il vostro aiuto. Viva l’Albania.
il vostro gesto la vostra bonta’ resterà nei nostri cuori e nella storia❤️ siete più ricchi di quanto immaginiate❤️semplicemente grazie