BRINDISI – Bisognerà ancora attendere per l’attivazione di un laboratorio per l’analisi dei tamponi a Brindisi presso l’ex Di Summa. Non c’è una data certa, forse potrebbe partire mercoledì 25 marzo. Mancano i reagenti perché sarebbe difficile reperirli, così dicono fonti ASL. Nei primi giorni di questa settimana dovrebbe arrivare l’estrattore automatico di Rna, necessario per l’analisi dei tamponi. Ma anche per questo non c’è una data ben precisa. L’augurio è che il laboratorio al Di Summa possa essere attivo a fine settimana. Intanto i tamponi effettuati nella provincia di Brindisi vengono portati presso l’Istituto di zooprofilassi di Foggia. Un lungo viaggio e un’attesa che sembra infinita per chi è stato sottoposto a tampone. L’esito ai pazienti viene comunicato dopo diversi giorni, come il caso della 49enne di Mesagne ricoverata dal 18 marzo in isolamento in Endocrinologia al Perrino che ancora dopo quasi cinque giorni non conosce se ha contratto il virus. Così come il vigile urbano di Mesagne che dopo 5 giorni di febbre e di vani tentativi di contattare i numeri telefonici prestabiliti, è riuscito a fare il tampone solo dopo un post su Facebook ripreso da BrindisiOggi.it. Tutto questo mentre i medici continuano a chiedere più tamponi alla popolazione e l’estensione dello screening a tutti gli operatori sanitari anche a quelli che non presentano sintomi, per non rischiare che medici, infermieri e oss e altro personale ospedaliero diventino le gambe del virus.
BrindisiOggi
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