OSTUNI – Reclamano comunicazione e coordinamento i medici di base della provincia di Brindisi altrimenti si rischia di far inceppare il sistema e aggravare la situazione sanitaria. A sollevare la problematica è Francesco Le Grottaglie, medico di famiglia di Ostuni, e segretario dell’Ordine dei Medici della Provincia di Brindisi.
Le Grottaglie assiste tre persone contagiate da Covid-19, un intero nucleo familiare di Ostuni, i tre sono a casa ma ieri sera il paziente più grande ha avuto problemi respiratori ed è stato necessario il trasporto in ospedale. A questa famiglia l’esito del tampone positivo nei giorni scorsi è stato comunicato solo al telefono, a loro come al medico curante. Il problema si è posto quando l’uomo di 70 anni giunto in ospedale con l’ambulanza non poteva dimostrare ufficialmente di essere positivo. È rimasto bloccato al Pronto soccorso per diverso tempo. “I medici del Pronto soccorso giustamente hanno chiesto al paziente se fosse positivo – spiega il dottore Le Grottaglie – e lui ha risposto di si, ma nello stesso tempo avevano bisogno di una certificazione. All’una e mezza di notte il mio assistito mi ha chiamato chiedendomi di aiutarlo. Ho parlato con i colleghi ma serviva ovviamente una notifica, altrimenti avrebbero dovuto rifargli il tampone. Fortunatamente ho contattato telefonicamente la collega dell’Ufficio Prevenzione che mi ha risposto nonostante l’orario ed ha mandato la notifica iscritta”. Per il medico una procedura assurda, soprattutto se dovessero aumentare i contagiati. Il suo paziente ha rischiato che fosse sottoposto nuovamente al tampone, e questo significa aspettare almeno altre 15 ore tra trasporto a Foggia e il tempo necessario per l’analisi. Una procedura assurda perchè in questo caso sarebbe rimasto ricoverato tra i casi sospetti.
“E’ necessario che al paziente sia notificato l’esito del tampone – afferma ancora il medico – ed anche al medico curante, e che ci sia un registro dei contagiati. Ognuno deve fare il suo, serve coordinamento altrimenti non ne usciamo facilmente”.
Lu.Po.
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