BARI – In via del tutto eccezionale la Regione Puglia ha fatto un aggiornamento alle 22. In casi positivi nella provincia di Brindisi sono 11 e non zero come si era detto nel bollettino delle 20. Questo perchè i dati sono arrivati in ritardo in quanto i tamponi di Brindisi e Taranto vengono analizzati a Foggia. I casi nella provincia di Brindisi salgono a 62. Tra questi due medici dell’ospedale Perrino di Brindisi, un cardiologo, e una dottoressa della Chirurgia generale. I casi in tutto nella città di Brindisi sono 13. I tamponi effettuati vengono portati al laboratorio a Foggia. Questo significa che sono necessari almeno 12 ore per un ‘ambulanza per trasportare due trance di tamponi: tre ore di viaggio, sei per effettuare i test, tre ore per ritornare a Brindisi prendere i nuovi tamponi e altre tre ore per portarli a Foggia. In tutto ci vogliono 12 ore. Intanto dalla Regione fanno sapere che il laboratorio per analizzare i tamponi a Brindisi all’ex Di Summa sarà attivo da venerdì prossimo. Al momento al Perrino sono ricoverate 32 persone positive al Covid 19 di cui tre in Terapia Intensiva, 15 in Pneumologia, 14 agli Infetti, tre casi sospetti nell’area dedicata al Covid nel reparto Otorino e 4 sospetti nell’area dedicata al Pronto soccorso.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, ha comunicato il seguente aggiornamento (delle ore 22.00):
Il laboratorio di microbiologia e virologia dell’istituto zooprofilattico di Foggia oggi, per la prima volta, ha processato 120 campioni provenienti dalla Asl di Brindisi e dalla Asl di Taranto.
Di questi, sono risultati negativi 107 e positivi 13. I casi positivi sono così suddivisi: 11 nella provincia di Brindisi;
2 nella provincia di Taranto.
Un uomo di 95 anni, con patologie pregresse e già risultato positivo a Covid, è deceduto oggi nell’Ospedale Moscati di Taranto.
Con questo aggiornamento salgono a 407 i casi positivi registrati in Puglia per l’infezione da Covid e 19 i deceduti.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
dobbiamo dire grazie ai ritorni indiscriminati di chi si sentiva solo al nord?
E CI RISIAMO CON LA NOSTRA INVINCIBILE INDOLENZA: STAVOLTA, ASSISTIAMO IMPOTENTI ALLA DIFFUSIONE DEL VIRUS ANCHE NELLA NOSTRA BRINDISI. MA PERCHE’ NON FERMIAMO TUTTO PER DAVVERO? FORSE, PERCHE’ NESSUNO HA IL CORAGGIO DI COMPIERE DELLE SCELTE FORTI E SENZA PRECEDENTI? MA SI HA PAURA DI COSA? TANTO, QUESTA NON E’ LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DEL CORONAVIRUS: COSI’ COME L’HANNO CONCEPITA I NOSTRI POLITICANTI CHE CI GOVERNANO, POCHI E POCO AUTOREVOLI UOMINI CHE, PERO’, SONO ANCORA UNA VOLTA TANTO INCAPACI E ANIMATI SOLO DA MOLTA CIALTRONERIA E MANCANZA DI CORAGGIO, E’ SOLO UNA LENTA AGONIA CHE E’ STATA IMPOSTA A NOI CITTADINI. “RESTIAMO TUTTI A CASA”, VA BENE, MA ANCHE AGIRE TUTTI E PRESTO IN MODO ANCHE DIVERSO, NO? PERCHE’ NON CON PIU’ PARTECIPAZIONE, PROPONENDOCI E FACENDO COSE DIVERSE? BASTA TRASTULLARCI TUTTI QUANTI IL CERVELLO CON IL TELEFONO E TUTTO L’INUTILE RESTO DEI MEDIA!!! BASTA, PRESTO E PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI… …PER TUTTI!!!