BARI – Arriva una boccata d’ossigeno per le imprese della cultura, dello spettacolo e del turismo. “La Regione Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano- sta seguendo con la massima attenzione le problematiche del comparto turismo e cultura. Siamo al fianco di tutti gli operatori. Quello approvato oggi in Giunta è il primo di una serie di provvedimenti che, anche di concerto con il Governo nazionale, mira a sostenere questo settore fondamentale per la nostra economia”.
E’ stata approvata oggi dalla Giunta regionale la delibera contente le misure urgenti a sostegno degli operatori dei settori della cultura, dello spettacolo, del cinema e del turismo. Rinvio di 12 mesi di tutti gli adempimenti prescritti e connessi agli investimenti cofinanziati dalla Regione nell’ambito delle seguenti azioni: aiuti alle PMI per la valorizzazione di attrattori culturali: sale cinematografiche, teatri e luoghi dello spettacolo dal vivo (Teatro, Musica e Danza) o Apulia Film Fund per il sostegno alle produzioni cinematografiche, annualità 2017 e 2018/2020 o Programmi straordinari in materia di Cultura e Spettacolo, annualità 2018 e 2020 – Proroga di 12 mesi per lo svolgimento delle attività finanziate nell’ambito del cd. Bandone triennale Cultura e Spettacolo 2017/2019 per i beneficiari che abbiano in corso attività al 30 gennaio 2020. Proroga di 6 mesi per la realizzazione delle attività finanziate nell’ambito dell’Avviso ospitalità 2020. Proroga al 1° gennaio 2021 del termine di decorrenza dell’obbligo di pubblicazione del Codice identificativo di struttura di cui alla L.R. n. 57/2018. Al fine di favorire al massimo le anticipazioni dei finanziamenti già ottenuti e accelerare i pagamenti, applicazione generalizzata a tutti i procedimenti in corso in materia di sostegno al sistema regionale della cultura, dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, anche con carattere retroattivo, dei principi e degli strumenti di semplificazione, ottimizzazione ed accelerazione procedurale
La proposta in Giunta è stata dell’assessore Loredana Capone “Avevamo promesso che nessuno sarebbe rimasto solo in questa terribile emergenza – ha commentato.
Sappiamo che le nostre imprese sono messe a durissima prova, abbiamo ascoltato quotidianamente le associazioni di categoria, gli operatori, e condividiamo appieno la loro preoccupazione, più che legittima se pensiamo che i settori turistico-alberghiero, culturale e dello spettacolo stanno pagando lo scotto più caro: circa 3miliardi e mezzo di euro di consumi e 90 mila posti di lavoro persi. L’emergenza coronavirus non è solo sanitaria ma riguarda moltissimi aspetti della vita sociale ed economica della nostra regione.
Per questo la settimana scorsa ho chiesto ai colleghi dello Sviluppo economico, del Bilancio e del Lavoro di riunirci, insieme alla task force regionale, per condividere la migliore strategia da adottare. E’ stato fondamentale per chiarirsi le idee e agire con la massima operatività. Ma con il presidente Emiliano ci siamo adoperati da subito affinché, anche a livello nazionale, fossero usate le medesime cautele delle imprese attive nelle cosiddette zone rosse”.
Già il 28 febbraio partiva, infatti, la lettera al Ministro Franceschini con cui il presidente Emiliano e l’assessore regionale Loredana Capone chiedevano l’estensione a tutti i territori della sospensione di Iva, Irpef, Imu, Tasi, di rate e mutui, del versamento dei contributi previdenziali, l’accesso, per le imprese, agli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari e al credito agevolato e un contributo straordinario, pari a oltre 5 milioni di euro, per mancati incassi per i settori della musica, della prosa, della danza, del teatro, del cinema. Contemporaneamente, nell’ambito dei Coordinamenti Turismo e Beni e Attività Culturali della Conferenza delle Regioni, sentite le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, presentavamo una serie di proposte specifiche da sottoporre al Governo nazionale.
In particolare: blocco e/o rinvio delle procedure esecutive per recupero crediti nei confronti delle imprese del settore; blocco degli sfratti relativi ai contratti di locazione dei luoghi dello spettacolo; accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI per sostenere l’accesso al credito delle imprese del settore, prevedendo un corrispondente incremento delle risorse a disposizione; istituzione di un Fondo di garanzia c/o la Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le imprese del settore che continuano ad operare, pur nelle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, anche attraverso la possibilità di cedere i crediti di imposta vantati nei confronti dello Stato in favore dei soggetti bancari, assicurativi e degli intermediari finanziari; definizione in norma delle limitazioni per la diffusione del Covid-19 come causa di forza maggiore per gli inadempimenti contrattuali degli operatori economici; interventi di indennizzo e contributi a fondo perduto alle imprese e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti diretti, in termini di mancati incassi da disdetta delle prenotazioni e/o extra-costi derivanti dalla ri-calendarizzazione degli eventi; utilizzo dei fondi e delle risorse comunitarie per immettere liquidità nel settore, prevedendo lo snellimento delle attuali procedure ai fini di un rapido impiego delle risorse disponibili, anche attraverso una rimodulazione degli interventi già programmati e la eventuale possibilità di posticipare la rendicontazione dei fondi strutturali della programmazione 2014-2020; assegnazione alle Regioni di quote ulteriori del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 nella disponibilità dei Ministeri e non ancora assegnate agli Enti territoriali, ovvero attivazione sin da subito del FSC 2021-2027.
“Oggi – prosegue l’assessore Capone – l’Italia è una grande, unica, “zona protetta” e questo a beneficio di tutti i cittadini. Le disposizioni ministeriali interesseranno ogni angolo della penisola – come da ultimo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio Conte – ma l’imponderabilità della diffusione del virus non consente di aprire ipotesi temporali di risoluzione e, questo, a grave danno dell’economia regionale e, in particolare, delle imprese turistico-alberghiere che con l’arrivo della bella stagione si preparavano, insieme a tutto il comparto della cultura e dello spettacolo, a riempire strutture e borghi. E allora se queste misure restano comunque purtroppo non risolutive, serviranno, però, a dare un po’ di respiro ai nostri operatori che con coraggio oggi cercano di reinventarsi e si dimostrano responsabili e attenti all’interesse collettivo seppure a discapito del proprio. Il mio appello è resistiamo e insieme ce la faremo. La Regione è già impegnata su un piano straordinario di sostegno all’impresa turistico-ricettiva, culturale e creativa, dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, in termini di investimenti, internazionalizzazione, competitività, formazione e promozione, che possa servire da rilancio del comparto nella fase immediatamente successiva all’emergenza sanitaria“.
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