Vandali danneggiano un treno, 1000 euro di danni

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BRINDISI- Mille euro di danni ed una corsa cancellata , queste le conseguenze di un atto vandalico ai danni delle Ferrovie dello Stato. L’episodio, ieri mattina, sul treno regionale 12570 in partenza da Brindisi alle 7.50 e diretto a Bari Centrale, mentre sostava sul quarto binario della stazione di Brindisi. Ignoti hanno mandando in frantumi i cristalli di tre porte di una carrozza viaggiatori. Per garantire l’incolumità dei viaggiatori il treno è stato cancellato. L’atto vandalico è stato denunciato alla Polfer di Brindisi che ha già avviato un’indagine sull’accaduto. Trenitalia, nello stigmatizzare l’episodio ha sottolineato  come l’accaduto, oltre a recare un danno all’azienda (mille euro tra riparazioni, pulizia straordinaria e danni indiretti), ha  provocato anche pesanti disagi ai viaggiatori. L’utilizzo di altri convogli, infatti, implica la riduzione della disponibilità di posti per effetto del fermo del treno in manutenzione. L’incidenza economica e sociale degli atti vandalici (rottura vetri e plafoniere, tagli e scritte ai rivestimenti sedili ed agli arredi, scarico di estintori, ecc.) e di inciviltà (scarpe sui sedili, rifiuti abbandonati in treno, ecc.) comporta grossi sprechi di tempo e di denaro “rubati” alle attività migliorative del servizio. Ammonta a circa 1 milione di euro la spesa che la Direzione di Trenitalia Puglia ha sostenuto nel 2011 per riparare i danni alle carrozze (esternamente ed internamente) e ai locomotori, a cui va aggiunto quello di immagine. Circa 62.000 euro per rimuovere i graffiti, 140.000 euro per il “fermo vetture”, le decurtazioni e le soppressioni, 282.000 euro per il reintegro del materiale (foderine ecopelle, arredi, pellicolature, ecc.) e 508.000 euro per la manodopera, spesa che da proiezione, si conferma anche per il 2012.

                                                                                                                                                                                                        Lucia Pezzuto

AVG Teorema

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