Aggressioni in ospedale, l’Ordine dei medici lancia l’allarme: “Siamo pochi e ci sentiamo soli”

BRINDISI- Aggressioni in ospedale, l’Ordine dei medici lancia l’allarme: “Ci sentiamo soli”. In un incontro , questa mattina, l’Ordine dei Medici di Brindisi ha chiamato a raccolta non solo i professionisti ma anche le istituzioni e la politica. L’ultima aggressione in ospedale ai danni di un chirurgo che stava operando ha scatenato non solo indignazione ma anche grande preoccupazione. I parenti di un paziente sono riusciti a raggiungere il blocco operatorio e ad interrompere un intervento chirurgico aggredendo il medico che lo stava eseguendo. Questo solo l’ultimo di una serie di gravi episodi ai danni dei sanitari. “La situazione è molto complessa e siamo preoccupati” ha detto il presidente dell’Ordine , Arturo Oliva. “Il problema è che non si tratta solo di dover tenere a bada le intemperanze della gente- ha detto- ma bisogna fare anche i conti con la lentezza delle burocrazia. Nel caso del blocco operatorio, da tre anni attendiamo che siano istallate le porte. Se ci fossero state quelle persone non avrebbero sicuramente avuto accesso. Oggi una guardia giurata presidia il piano ma non è sufficiente”. A questo si aggiunge il problema del Pronto Soccorso dove a fronte di 26 medici previsti ve ne sono circa 13 e gran parte neppure specializzati. “La carenza di organico è un altro problema alla base dell’insoddisfazione dell’utenza- ha detto il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone- il nostro compito è accrescere la fiducia dell’utente nella struttura sanitaria solo così si potranno evitare simili situazioni”.

BrindisiOggi

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