BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la nota del segretario provinciale della FILCTEM CGIL di Brindisi Antonio Frattini dopo la fermata degli impianti del Petrolchimico.
“La Filctem Cgil Brindisi esprime grande apprezzamento per le altissime professionalità dei lavoratori diretti e dell’indotto delle società operanti nel petrolchimico di Brindisi che stanno gestendo i lavori di questa inedita fermata generale del petrolchimico. Questo blocco delle produzioni, subito da tutte le aziende, è stato determinato dalle esigenze del Comune di Brindisi, di completare entro l’anno il raccordo ferroviario finanziato dall’Unione Europea, indispensabile a veicolare, le ferro-cisterne al di fuori dalla stazione di Brindisi. Questi lavori hanno indotto Snam, per evitare interferenze con il proprio metanodotto, a sospendere la fornitura per la Centrale di Enipower, che a sua volta ha interrotto la produzione di energia elettrica e vapore per l’intero Petrolchimico, da qui la necessità della fermata generale di tutte le produzioni di Enipower, Eni Versalis, e Lyondellbasell. Una fermata, che è utile ricordare, la società Eni Versalis aveva precedentemente preannunciato agli organismi di controllo ambientale e all’opinione pubblica. Una fase straordinaria di attività industriali di un comparto produttivo, che nel rispetto delle norme prescritte dai Decreti Ministeriali di Autorizzazione Integrata ambientale, producono reddito e buona occupazione per oltre 1500 famiglie. Per parte nostra, come FILCTEM rivendichiamo da sempre ai vari livelli sindacali, investimenti aggiuntivi, agli impianti esistenti di chimica di base da idrocarburi e la realizzazione a Brindisi di ulteriori impianti della così detta chimica verde da insediare nell’area del petrolchimico. Nei giorni scorsi a livello nazionale è stata presentata al Sindacato la una nuova società, già presente a Brindisi, Eni Rewind che sostituisce ed accresce Eni Syndial, la società ambientale di Eni. Nella Misssion è riportato “Lavorare secondo i principi dell’economia circolare per valorizzare i terreni industriali e i rifiuti attraverso progetti di bonifica e di recupero efficiente e sostenibile. Fondare il nostro lavoro sulla passione, le competenze e la ricerca tecnologica per rigenerare i suoli, le acque e le risorse recuperabili. Crediamo nel dialogo e nell’integrazione con le comunità che ci ospitano. Riteniamo come FILCTEM indispensabile archiviare la sterile polemica registrata in questi giorni, su questo settore industriale, vogliamo tutti un pianeta migliore dal punto di vista ambientale e la nostra categoria è in prima linea nel rivendicare dalle imprese investimenti per rendere le produzioni più sostenibili, ma siamo in un momento di forte transizione che va governata usando la testa e non la pancia. E’ indispensabile che la politica ai vari livelli si attivi per ricercare ulteriore sviluppo a Brindisi, affinché questo territorio sia destinatario di politiche industriali innovative caratterizzate da specifici progetti e investimenti, per riattivare un percorso che consenta di traguardare la nostra provincia verso un futuro con una rinnovata presenza industriale e produttiva nei diversi settori e per rilanciare l’occupazione”.
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