BRINDISI-Ultimi tentativi per non far perdere dignità a Brindisi. Chiamato in causa direttamente Nichi Vendola. Il presidente della Provincia e il sindaco di Brindisi, Ferrarese e Consales chiedono aiuto al presidente della Regione Puglia. Cercano di convincerlo dell’opportunità di istituire una grande Provincia che abbia due capoluoghi Taranto e Lecce. Una mega Provincia a due teste. Ferrarese ci ha già provato con il Ministro alla Pubblica Amministrazione Patroni Griffi, ma pare che questi abbia già bocciano l’ipotesi, non perché non fosse buona, ma perché non lo prevede la legge, né tanto meno è stata portata una proposta simile durante la discussione della riforma in Parlamento. Ma i due non demordono, chiedono e scrivono una lettera congiunta a Vendola per convocare un incontro alla presenza anche del presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e del sindaco della città dei due mari Ippazio Stefano. “La maggioranza dei sindaci dei Comuni del Brindisino- scrivono Consales e Ferrarese- ha espresso la volontà di realizzare un’unica Provincia con Taranto. Si tratta di una scelta che tiene presenti diversi fattori, a partire da quelli riguardanti le potenzialità di una nuova Provincia che si affaccerebbe su due mari con grandi e qualificate strutture portuali, che disporrebbe di due importanti aeroporti, di due zone industriali particolarmente infrastrutturate e di innegabili potenzialità in settori economici di grande rilievo come il turismo, l’enogastronomia e l’industria manifatturiera. Chiediamo però di prevedere la presenza di due capoluoghi”. Secondo i due capi degli enti locali brindisini questo non apporterebbe un aggravio di costi.
E così Ferrarese tenta le ultime mosse prima di vedersi cancellata la sua Provincia, e prima che sia lui stesso a lasciare, vedendosi svuotato di ogni potere. Le sue dimissioni ormai sono alla porte, giusto il tempo che la Regione raggiunga l’accordo sul nuovo assetto delle Province. Da parte sua Consales combatte in prima persona, prima che si ritrovi a governare non più un capoluogo, ma un paesone.
Lucia Portolano
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