BRINDISI – Agevolazione per le aziende che vorranno investire nella Zes. Il consiglio comunale il 14 ottobre ha approvato gli ordini del giorno presentati dai gruppi del PRI e del Movimento 5 Stelle sul kit localizzativo che deve predisporre il Comune per rendere ancora più attrattivo l’insediamento di aziende all’interno dell’area di Brindisi ricompresa nella ZES Adriatica.
Le Zone Economiche Speciali sono state istituite con il decreto “Resto al Sud” con l’obiettivo di superare ritardi ed inefficienze del sistema portuale e logistico e favorire l’insediamento di nuove attività produttive capaci di valorizzare le aree retro portuali, gli interporti e le piattaforme logistiche.
“Da tempo avevamo sottolineato – spiega il consigliere comunale Gabriele Antonino – l’esigenza che tutti gli attori istituzionali facessero la loro parte per rendere più appetibili le ZES.mPer questo avevamo suggerito l’adozione di un “kit localizzativo” da parte del Comune che prevedesse strumenti utili ad attrarre nuovi investimenti quali, a solo titolo esemplificativo, l’esonero del pagamento delle tasse e dei tributi comunali per le nuove iniziative produttive rientranti nella ZES. Ebbene con il nostro Ordine del giorno, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, è stato appunto deciso che saranno sottoposte al Consiglio Comunale le opportune modifiche ai Regolamenti affinché sia prevista l’esenzione totale o parziale dal pagamento della TASI e della TARI per le aziende che vengano ad insediarsi nella porzione del territorio brindisino ricompreso nella ZES Adriatica”.
Si è inoltre stabilito che le autorizzazioni di competenza comunale dovranno essere rilasciate nel termine perentorio di 60 giorni, riducendo gli eventuali oneri di urbanizzazione ed eliminando ogni onere istruttorio.
Infine, dovrà essere creata una apposita sezione nel portale del Comune di Brindisi dove le imprese interessate ad insediarsi sul nostro territorio possano reperire tutte le informazioni utili quanto alla disponibilità di suoli ed agli incentivi di carattere economico, fiscale e previdenziale cui possono accedere.
“Ci sembra di aver reso in questo modo un servizio utile alla nostra città – conclude il consigliere repubblicano – che attraversa una fase di estrema difficoltà economica segnata dalla crisi di aziende metalmeccaniche, edili ed elettriche impegnate nei servizi manutentivi a beneficio dei grandi gruppi industriali presenti sul nostro territorio e con la prospettiva di dover affrontare a breve le conseguenze di carattere occupazionale legate alla prossima dismissione della Centrale ENEL di Brindisi Sud”.
BrindisiOggi
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