BRINDISI- Furto di un’auto prima dell’omicidio del 19enne, quattro persone in manette per tentata estorsione. Si intreccia una nuova vicenda giudiziaria a quella sulla morte di Gimpiero Carvone, ucciso a pistolettate sotto la propria abitazione lo scorso 10 settembre. Quattro persone sono finite in manette per tentata estorsione ai danni della famiglia del giovane. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile di Brindisi che indaga sulla morte del ragazzo, il giorno prima dell’omicidio lo stessa vittima aveva commesso un furto d’auto. Il proprietario, un 37enne con precedenti penali, dopo aver ritracciato e recuperato l’auto si era presentato a casa della famiglia Carvone in via Tevere accompagnato da altri tre soggetti. In quattro hanno minacciato genitori e ragazzo pretendendo un risarcimento per il furto e per presunti danneggiamenti all’auto causati dal 19enne. Le indagini della polizia hanno portato a scoprire l’accaduto che precede solo di qualche ora l’omicidio del ragazzo poi raggiunto da un colpo di pistola alla testa. I quattro soggetti, ossia G.L. , S.C., A.C., E.C. , rispettivamente di 37, 28, 22,21 anni sono stati arrestati per tentata estorsione aggravata. Il 37enne è finito in carcaere mentre gli altri tre ai domiciliari.
BrindisiOggi
Chi commette un omicidio non merita di essere libero…i colpevoli hanno le ore contate