BRINDISI- E’ il tema più sentito, quello che ti condiziona la vita e che da dignità agli uomini e alle donne. Ma manifestare “contro il lavoro che non c’è” ormai non fa più scendere in piazza. O almeno non come la storia ci ha fatto vedere da queste parti.
Erano circa un migliaio non di più i partecipanti al corteo organizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Organizzato a Brindisi come in tutti i capoluoghi d’Italia. A Brindisi la disoccupazione raggiunge il 32 per cento, il 60 per cento quella giovanile. Ma la gente alle manifestazioni forse non ci crede più, almeno in questo angolo del paese. E i sindacati, nonostante unitari e con numerose tessere, non riescono ad amalgamare la folla. Disaffezione dalla politica e forse anche dai sindacati. Il segretario provinciale della Cisl Corrado De Pascalis si dice comunque soddisfatto della partecipazione.
Una piattaforma rivendicativa per il lavoro, questo chiedono i sindacati. Politiche per il lavoro per il sud e per questa provincia. “ Da queste parti basterebbe mettere in moto cantieri bloccati dalla burocrazia- gridano dal palco- ci sarebbe subito occupazione per 5mila persona. Dai lavori della banchina alla conversione di Edipower”. Si invoca l’intervento della politica.
Un passaggio poi sugli appalti a ribasso all’interno del Petrolchimico. Una rappresentanza delle ditte appaltatrici ha protestato contro le cattive condizioni di lavoro degli operai. “E’ un continuo giocare al ribasso- spiega un lavoratore- a rimetterci sono sempre gli operai. Perché da qualche parte le risorse bisogna pur toglierle”.
Ora l’invito a partecipare il 22 prossimo a Roma alla manifestazione nazionale. Da Brindisi partiranno alcuni pullman.
Lu.Po.
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