Dopo la sentenza del Consiglio di Stato sul servizio di pulimento, a rischio i lavoratori di Sanitaservice

BRINDISI – Rischio di esternalizzazione del servizio di pulimento alla Asl, oggi incontro in prefettura a rischio numerosi lavoratori di Sanità service.  Oggi presso la Prefettura di Brindisi, alla presenza del vice prefetto Olivieri, con la partecipazione della Task Force Regionale, del Direttore Generale ASL BR e delle Rappresentanze Sindacali Confederali, si è affrontata la vertenza “Sanitaservice ASL BR” in merito al rischio di esternalizzazione del servizio Pulimento, a seguito della pronuncia resa dal Consiglio di Stato, che potrebbe interrompere il percorso virtuoso portato avanti in questi anni della internalizzazione dei Servizi Sanitari.

Le parti sociali, da una prima ricostruzione storica del processo di internalizzazione nella ASL BR, con particolare attenzione ad analizzare gli elementi di contesto indispensabili per cogliere più in profondità gli aspetti positivi di tale processo, hanno rappresentato agli organi istituzionali una serie di proposte mirate a contemperare la gestione diretta da parte della ASL BR, attraverso la propria società in house “Sanitaservice”, del servizio pulimento e le legittime aspettative dei Lavoratori coinvolti.

La posizione espressa delle Parti Sociali, dopo aver stigmatizzato l’imbarazzante ritardo con cui si è giunti alla discussione della tematica in argomento, è stata unanime e definitiva: non si torni indietro con la storia, dev’essere custodita l’esperienza della internalizzazione dei servizi. Così come non si è mai mollato sino a che non si è giunti alla internalizzazione dei servizi sanitari, con coerenza si farà una strenua opposizione per impedire l’esternalizzazione del servizio in parola.

“La partita in gioco è alta – dicono oi confederali  – si rischia di produrre gravi conseguenze per la vita e il futuro di tantissimi lavoratori e lavoratrici. Si tratta di uomini e donne che hanno visto concretizzarsi, con l’internalizzazione dei servizi, l’uscita dal mondo del precariato e dello sfruttamento, assumendo una condizione lavorativa dignitosa e certa sul piano dei diritti”.

In conclusione, si è condiviso di aggiornare l’incontro in tempi brevi (massimo 15 giorni), per trovare le giuste soluzioni al problema in questione che, al netto delle problematiche tecnico/giuridiche, rimane una questione anzitutto politica nella certezza che il sistema sanitario debba avere una impostazione paradigmatica tesa a superare logiche del passato mirate a rispondere a logiche di mercato che aumentavano i costi delle Aziende Sanitarie (come avverrà alla ASL BR in caso di esternalizzazione del servizio) e peggioravano la qualità dei servizi erogati.

 

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