BRINDISI – (da il7 Magazine) Uno spazio pubblico per far rivivere Palazzo Guerrieri, l’edificio storico riaperto durante l’amministrazione Mennitti e poi abbandonato negli anni. Si chiama Smart Lab il progetto finanziato dalla Regione, nato nel 2014 e poi rielaborato, che prevede la rifunzionalizzazione di questo immobile di proprietà pubblica con la creazione di uno spazio a supporto dell’innovazione tecnologica e sociale per la comunità brindisina. È stato scelto palazzo Guerrieri, edificio che si trova alla fine di via Congregazione, una delle vecchie stradine del centro storico di Brindisi. È qui, che sotto il coordinamento dell’assessorato alla Programmazione economica, guidato da Roberto Covolo, che si intende creare un laboratorio urbano di ricerca e sviluppo per la comunità, ispirato ai principi di quella che viene definita innovazione aperta. Le attività di programmazione sono già in corso. L’amministrazione comunale attraverso tre bandi pubblici (pubblicati ad aprile scorso) ha scelto gli specialisti e le figure di supporto all’assessorato per la realizzazione del progetto. Da luglio i tre professionisti sono a lavoro, un incarico a tempo sino al 31 dicembre 2020. Il Comune ha bandito una selezione pubblica per scegliere un projet manager, un esperto di animazione territoriale, e un responsabile tecnico informatico. Una grande opportunità per i giovani, ma non solo. Per la selezione del projet manager si erano candidati in 38: Davide Agazzi, Ivan Andrea Baldassarre, Renzo Baldi, Alessandra Basile, Candida Bitetto, Giuseppe Brugnola, Antonio Caldarola, Maria Cristina Carbini, Antonio Carnevale, Stefania Catanzaro, Antonella D’Alicandro, Agata De Candia, Davide Di Muri, Cassandra Di Noi, Gaulthier Duprez, Antonio Galati, Daniele Galifa, Gianfranco Gatti, Stefania Giannuzzi, Mariano Tommaso Intini, Lucia Lazzaro, Valentina Licci, Vincenzo Ligorio, Donato Macario, Paolo Mele, Antonella Marlene Milano, Salvatore Modeo, Maximiliano Montero Penido, Giuseppe Mormandi, Giovanni Oliva, Matteo Persichino, Antonio Puglisi, Adelaide Putignano, Maria Dolores Sacquegna, Ferafino Scigliuzzo, Stefano Semeraro, Giulio Vita e Angela Vitale. Si è qualificato primo Davide Agazzi, 38 anni, milanese, laureato in Relazioni pubbliche e pubblicità con esperienza nell’ambito sociale e delle politiche pubbliche, componente dell’ufficio di Gabinetto del sindaco di Milano Giuseppe Sala (Pd). Agazzi ha lasciato il capoluogo lombardo e l’ufficio del sindaco per dedicarsi a questa nuova esperienza brindisina accanto all’assessore Covolo. Che in un’intervista ha definito: “Una delle persone che in questi anni più mi ha colpito per quel che ha saputo letteralmente creare”. Per il posto da projet menager ci aveva provato anche Antonio Galati, l’ingegnere, ex presidente dell’Energeko (società partecipata del Comune di Brindisi) scelto durante la gestione commissariale di Santi Giuffrè, poi dimessosi a dicembre scorso. Agazzi ha firmato un contratto con il Comune di Brindisi da 50mila euro sino alla fine del 2020. In 32 invece si erano candidati per un posto come esperto in animazione territoriale. Sono stati tutti ammessi: Felice Addario, Isabella Benone, Candida Bitetto, Simona Capeto, Alma Cati, Davide Di Muri, Cassandra Di Noi, Gaulthier Duprez, Giorgia Floro, Marica Girardi, Daniele Guadalupi, Fabio Landolfo, Maria Chiara Lapenna, Paola Leone, Vincenzo Lo Re, Lucia Vittoria Lolli, Morena Mazzara, Antonella Marlene Milano, Luigi Panico, Artemis Papageorgiou, Antonio Petrocelli, Federuca Ricchiuto, Maria Dolores Sacquegna, Fabrizio Sammarco, Angela Scianatico, Ferafino Scigliuzzo, Gregorio Soloperto, Marzia Stenti, Ramona Viglione, Angela Vitale e Massimiliano Zane. Ha vinto il concorso Davide Di Muri, giovane brindisino laureato in Giurisprudenza, si occupa di terzo settore, di innovazione sociale e politiche giovanili. È stato coordinatore di diversi progetti sociali, responsabile del Tank coworking space realizzato a Brindisi, e da sempre sostenitore di battaglie ambientali e sociali come attivista del movimento Brindisi Bene Comune. L’incarico prevede un compenso totale di 37mila 400euro. Solo in quattro invece hanno partecipato, e sono stati ammessi, per la selezione di un posto da responsabile tecnico informatico: Anna Chiara Campana, Stefano di Lecce, Ferafino Scigliuzzo e William Vesnaver. Proprio questo ultimo ha totalizzato il punteggio più alto. Vesnaver è un ragazzo brindisino di 24 anni, che ha studiato Informatica all’Università degli studi di Bari e fa parte del team della società Flame Informatica che si occupa, tra le altre cose, di assistenza e sviluppo di software. Nella determina pubblicata sull’albo del Comune di Brindisi hanno dimenticato di allegare il suo curriculum. Ha firmato un contratto con l’amministrazione comunale di 29mila euro.
Le modalità di valutazione erano uguali per tutti e tre i bandi: veniva valutato prima il curriculum e poi successivamente c’era prova orale. La commissione è stato nominata dal segretario generale del Comune di Brindisi Pasquale Greco, ed era composta dagli interni Angelo Roma e Andrea Potenza e dal componente esterno Piero D’Argento, che aveva il ruolo di valutare nel merito le competenze. D’Argento si occupa di formazione, studio e ricerca per enti pubblici, privati e del terzo settore, sui temi delle politiche sociali e sociosanitarie. Dal 2004 al 2012 ho coordinato il GAPS (Gruppo di assistenza tecnica alla programmazione sociale) dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia. Per la Regione Puglia ha seguito anche l’attuazione del programma PugliaCapitaleSociale eh ha collaborato con lo staff di Bollenti Spiriti dell’assessorato alle Politiche Giovanili. È referente per Puglia e Basilicata nel programma di assistenza sulle misure di contrasto alla povertà.
Lucia Portolano
da Il7 Magazine
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