BRINDISI- Dalle prime ore dell’alba, in Brindisi, personale della DIA di Lecce e Bari sta eseguendo 4 provvedimenti emessi dalla Procura Generale della Repubblica di Lecce a carico di altrettanti soggetti, condannati in via definitiva per reati a vario titolo attinenti all’associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, stupefacenti, porto e detenzione di armi, danneggiamento, incendio e furto. La Suprema Corte di Cassazione, respingendo i ricorsi dei legali degli imputati, ha confermato le condanne inflitte dalla Corte d’Appello di Lecce che, quindi, sono diventate definitive. Ciò pone fine alla vicenda processuale scaturita da una complessa azione investigativa, effettuata dalla Sezione Operativa DIA di Lecce, che nell’ottobre 2007 sotto il nome di operazione Berat-Dia condusse al loro arresto per le citate ipotesi delittuose. Trattasi dell’organizzazione mafiosa capeggiata da Giuseppe Raffele Brandi, già esponente di spicco della sacra corona unita negli anni ’90, clan dominante nella città di Brindisi e particolarmente attivo nel traffico di sostanze stupefacenti con l’Albania, nonché nell’attività di taglieggiamento ai danni di imprenditori commerciali.
BrindisiOggi
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