Istituita la rete oncologica Brindisi- Taranto: una squadra di specialisti a servizio dei malati oncologici

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BRINDISI – Istituita la rete oncologica delle Asl di Brindisi e Taranto. Una squadra di professionisti a disposizione dei malati oncologici. Una misura per bloccare i viaggi della speranza e per abbattere anche le liste di attesa. Nelle due Asl sono stai attivati quattro “COrO” (Centro di Orientamento Oncologico). Si tratta una piattaforma territoriale per assistere in ogni passaggio i pazienti oncologici. Attraverso il numero verde 800185003 si può avere accesso ad una rete di professionisti che assistono il cittadino nel difficile labirinto della malattia durante l’intero percorso. Un nuovo modello culturale di assistenza e gestione del paziente in area oncologica. L’hanno chiamata alleanza terapeutica messa a disposizione del paziente al quale fanno parte medici, psicologi e anche un assistente sociale. Perché quando ti colpisce la malattia questa non investe solo il paziente ma anche tutta la sua famiglia. Al momento del sospetto, e sentito il proprio medico curante, si può avere accesso ai servizi attraverso il numero verde. L’equipe prenderà in cura l’utente che nell’arco di 10 giorni potrà fare tutte le analisi diagnostiche, a questi verrà anche assegnata l’esenzione temporanea del ticket sino a quando non si avrà certezza della malattia. In caso di esito positivo il paziente sarà poi assistito dal gruppo di patologia che stabilirà il da farsi. Il tutto con in coinvolgimento anche del medico di famiglia.

La Puglia è stata tra le prime sette regioni a livello nazionale, prima al Sud, ad essersi dotata di uno strumento efficace che consente, innanzitutto di offrire al paziente una assistenza, fin dal primo istante in cui egli scopre di avere un problema, presumibilmente di natura oncologica.  Sul territorio provinciale, a livello aziendale sono state istituite due sedi del COrO, uno a Brindisi, presso l’Ospedale Perrino ed uno a Francavilla Fontana nell’Ospedale Camberlingo. Ognuno di questi due Centri è composto da un coordinatore: da personale medico (oncologo); infermieristico (infermiere care manager); amministrativo (con funzione di data entry); uno psicologo; un assistente sociale e rappresentanti delle Associazioni. Si occupa in particolare di prenotare le visite specialistiche e gli esami strumentali; preparazione e consegna delle impegnative relative al percorso diagnostico-terapeutico; compilazione e aggiornamento del fascicolo sanitario del paziente; rilascio di esenzione ticket per patologia neoplastica; gestione della documentazione cartacea ed informatica; segnalazione del paziente. Oggi la Puglia è l’unica regione del Sud ad aver deliberato la rete, tra le 7 che l’hanno fatto, ma sono solo tre già attive: Piemonte, Veneto e appunto Puglia. “Da tempo ci stiamo occupando – ha spiegato Pasqualone – di temi delicati come l’alta mortalità per alcuni determinati tumori, puntando su strutture che abbiano volumi e competenze adeguati. Una battaglia che possiamo vincere solo con l’aiuto dei medici di medicina generale e delle associazioni. Un risultato che significa anche un decremento della mobilità passiva, 700 in meno rispetto all’anno prima. Un segnale che dimostra come i pazienti stanno apprezzando il modello e che esso sta funzionando”.

“Lo sforzo che la Regione Puglia sta portando avanti è notevole – ha spiegato Pasqualone – ma è fondamentale che le persone siano informate. Noi siamo certi di poter rendere operativa la macchina appena partita, affrontando e superando alcune difficoltà organizzative e anche di mentalità. Il responsabile della rete oncologica di Brindisi e Taranto è l’oncologo Salvatore Pisconti. “Su Taranto siamo già operativi dal 14 gennaio e abbiamo preso in carico 500 pazienti – spiega il medico – si tratta di un lavoro di squadra che potrà migliorare il servizio e dare una risposta immediata all’utenza. Abbiamo creato questa macroarea perché Brindisi e Taranto sono zone molto eterogenee in materia di neoplasie e dati”.

 

1 Commento

  1. abbiamo scoperto da 3 mesi un tumore aggressivo inoperabile – da 3 mesi giriamo come una trottola per fare visite – analisi ecc., i dolori sono atroci e in attesa che qualcuno decida una terapia, mia moglie ha manifestato tendenza al suicidio. Credo che in questi casi il servizio sanitario, dovrebbe immediatamente prendere in carico gli ammalati così gravi. Vi sarei grato se qualcuno mi aiutasse. tel. 380 701 72 48

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